martedì - 16 Aprile 2024
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Appalto mensa con tangenti a Buccinasco, il Tribunale regionale dà ragione al Comune

Dopo gli arresti del responsabile del settore Massimiliano Rottigli e di altri 10 indagati, la gara era stata annullata, provocando la reazione del secondo classificato che si era rivolto ai giudici amministrativi

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Dalle indagini erano emersi 11 contratti di fornitura illeciti, assegnati nell’arco di un anno per un valore complessivo di 39 milioni di euro

Sembra una storia senza fine la vicenda dell’appalto della refezione scolastica di Buccinasco vinto dalla Fabbro Food, grazie alla distribuzione di tangenti, almeno secondo quanto ricostruito dai magistrati. Dopo gli arresti del responsabile del settore Istruzione del Comune, Massimiliano Rottigli e di altri 10 indagati, la gara era stata annullata, provocando la reazione del secondo classificato che si era rivolto ai giudici amministrativi.

Non essendo coinvolto in alcuna indagine, la tesi della ricorrente, la bergamasca Dussmann, l’appalto doveva essere assegnato al secondo classificato e non annullato “tout court” come deciso unilaterlamente da Buccinasco. Ebbene, il Tribunale amministrativo regionale, ha sentenziato che l’amministrazione comunale ha fatto bene ad annullare la gara e ha respinto il ricorso.

I fatti sono noti. Dopo l’ordinanza di custodia cautelare dello scorso 3 maggio, l’Amministrazione comunale aveva deciso di annullare la gara a cui avevano partecipato due operatori: la Fabbro food e la Dussmann. Gli arresti di Massimiliano Rottigni (responsabile del settore Istruzione del comune di Buccinasco e responsabile della gara sulla refezione scolastica) e di Carmelo Sparacino,  consulente della Fabbro Food, avevano spinto, l’amministrazione comunale ad annullare d’ufficio la gara. Secondo il Comune, non era possibile conferire il servizio al secondo operatore perché l’intero appalto era stato alterato.

La procedura seguita dal Comune secondo il Tar “è corretta perché le intercettazioni e l’analitica ricostruzione della vicenda evidenziano un quadro indiziario grave, secondo cui l’accordo illecito tra il funzionario comunale, i rappresentanti dell’operatore risultato vincitore e due componenti della commissione giudicatrice ha inciso sullo svolgimento della procedura e sulla stessa elaborazione del capitolato di gara”. La Dussmann è stata anche obbligata a pagare le spese del giudizio: 2 mila euro oltre accessori di legge.

Sul fronte giudiziario, lo scorso 4 luglio, la Procura ha chiesto il processo immediato per undici indagati, compresi Massimiliano Rottigli, e del suo sodale, il faccendiere, Carmelo Sparacino, siciliano da sempre frequentatore del palazzo di via Roma, entrambi accusati a vario titolo di corruzione.

Dalle indagini sono emersi 11 contratti di fornitura illeciti, assegnati nell’arco di un anno per un valore complessivo di 39 milioni di euro da parte di diversi enti locali dell’hinterland milanese e lombardi a favore delle imprese alle quali erano direttamente collegati, o di altre disposte a pagare una tangente compresa fra l’1 e il 2% del prezzo posto a base d’asta della gara.

Intanto, per garantire la mensa agli alunni e alle alunne che a settembre torneranno sui banchi di scuola è stato predisposta con urgenza una nuova gara per affidare il servizio mensa che si disputerà nei prossimi giorni. Appuntamento alle prossime udienze.
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