lunedì, Ottobre 6, 2025
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Piste ciclabili in città: Trezzano rilancia i temi dello sport su due ruote

Domenica 25 ottobre alle 10 si terrà la cerimonia di intitolazione di quella di via Cavour a Carlo Oriani, vincitore del Giro d’Italianel 1913

Sport chiuso per Covid? No!, sport aperto.  Trezzano ci prova e fissa due appuntamenti, previsti per domani sabato 24 e domenica 25 ottobre, per parlare di sport e per promuovere l’utilizzo delle piste ciclabili in città.

Si comincia sabato 24 ottobre alle 17 al Centro Socio Culturale Dalla Chiesa con un incontro a cui parteciperanno l’assessore allo Sport Giulia Iorio, Paolo Migliavacca (Carlo Oriani, dal Giro alla Grande Guerra), Arrigo Silvagni della Polisportiva Trezzano (Lo sport a Trezzano sul Naviglio), Orazio Marsana del Ciclismo Polisportiva Trezzano (La bicicletta a Trezzano) e il sindaco Fabio Bottero (Una pista ciclabile in città). Coordina gli interventi Cristina De Filippi, assessore alle Politiche ambientali.

Domenica 25 ottobre alle 10 si terrà la cerimonia di intitolazione della pista ciclabile di via Cavour a Carlo Oriani, (1888-1917).  Chi era Carlo Oriani? “Nato a Cinisello Balsamo nel 1888 in bicicletta andava davvero forte fin da giovane. In paese lo conoscevano tutti con il suo soprannome, el Pucia, un nomignolo che sapeva di fame antica e di appetito robusto. Così Carlo comincia a partecipare alle corse, quelle vere, dimostrando il suo valore: nel 1909 corre come indipendente il primo Giro d’Italia classificandosi quinto assoluto e 1° nella propria categoria.

Nel 1912, Oriani  vince in volata il Giro di Lombardia e l’anno seguente sui cicli Maino si aggiudica il Giro d’Italia, conquistando la testa della classifica al termine della dura tappa appenninica di Ascoli Piceno e concludendo la corsa trionfalmente al parco Trotter di Milano, davanti a centomila spettatori entusiasti” (tratto da museociclismo.it ) Arruolato nei bersaglieri ciclisti durante la Prima guerra mondiale, si ammalò di polmonite per aver attraversato a nuoto il Piave durante la ritirata di Caporetto nel tentativo di salvare un commilitone. Morì a soli 29 anni.

Alla titolazione della pista ciclabile è prevista la partecipazione del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. E alle 10.30 dalla ciclabile i presenti raggiungeranno le “panchine rosse” contro la violenza sulle donne nei parchi Gramsci, Neruda, Pirandello, Centenario.  Ovviamente in bicicletta!

“Per una nuova mobilità sostenibile – spiegano Cristina De Filippi, assessore alle Politiche ambientali e Giulia Iorio, assessore alle Sport – possiamo abituarci a scegliere mezzi diversi dall’automobile. Andare in bicicletta fa bene all’ambiente e fa bene alla salute”.

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