Una ghost bike, una bicicletta “fantasma” verrà sistemata in via Di Vittorio, a Corsico, per ricordare e commemorare Daria Sadun, 44enne morta il 17 aprile scorso mentre, in sella alla sua bicicletta, è stata travolta da una moto condotta da un giovane in possesso solo del foglio rosa. Lo hanno deciso i suoi amici e Legambiente che vogliono ricordarla lasciando una bici nel punto in cui è stata uccisa.
L’appuntamento è per giovedì 6 maggio: la ghost bike, bianca con fiori, sarà posizionata nel punto esatto in cui Daria è stata investita. I suoi amici partiranno da piazza del Rosario a Milano attorno alle19.30, dalla sede dell’agenzia viaggi in cui la donna lavorava. Molti si ritroveranno a Corsico all’area ex Pozzi. sulla ciclabile del Naviglio, alle 20,30
Le ghost bike sono biciclette bianche posate dalla comunità dei cicloattivisti in tutto il mondo nei luoghi dove sono stati investiti e uccisi dei ciclisti. Sono un modo per ricordare una persona che non c’è più e invitare tutti a una maggiore attenzione sulle strade. A Milano sono già una decina
Daria Sadun, come detto, è morta lo scorso 17 aprile. Ricostruire la dinamica dell’incidente che l’ha uccisa non è stato facile per la polizia locale di Corsico che, in mancanza di prove certe, ha lanciato un appello affinché eventuali testimoni si facessero avanti. Alla fine il loro lavoro è stato premiato. Sono stati identificati due giovani (di 21 e 23 anni), poi accusati di omicidio stradale.
