lunedì, Ottobre 14, 2024
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Trezzano: cosa succede se gli sfalci non eseguiti mettono in pericolo l’incolumità di pedoni e automobilisti?

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un residente sul taglio dell’erba lungo le vie e gli incroci della città

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Nella foto, l’aiuola che si trova all’incrocio tra via Edison e via Volta a Trezzano sul Naviglio: l’erba alta impedisce agli automobilisti di vedere chi transita sulle due strade

Gentile direttore,
le scrivo non per alimentare la polemica su “sfalci sì”, sfalci no!” che ormai da mesi alimenta di dibattito non solo social su una questione che un minimo di buonsenso relegherebbe a ordinaria amministrazione. Le scrivo invece per segnalarle un problema e porle una domanda: “cosa succede se gli sfalci non eseguiti mettono in pericolo l’incolumità di pedoni e automobilisti?”.

Uno degli esempi più clamorosi è quello che si verifica a Trezzano. All’incrocio tra via Volta e via Edison. Quella illustrata nella foto che le ho inviato non è un’aiuola che “favorisce lo sviluppo della biodiversità”. È una trappola. Per gli automobilisti che attraversano l’incrocio e i pedoni che si avventurano sulle strisce pedonali. Una trappola per gli automobilisti che provengono da via Volta e devono svoltare in via Edison in direzione di via Curiel o in quella opposta, verso via Boccaccio.

L’erba alta impedisce loro di vedere se dalla stessa via Curiel provengono altri veicoli. Per assicurarsene devono superare lo stop per almeno metà automobile invadendo la corsia di scorrimento e mettendo a rischio la propria incolumità e quella degli altri. Lo stesso dicasi per chi proviene da via Curiel e deve svoltare in via Volta. Già diverse volte ho visto evitare scontri per un pelo. Io stesso ho corso il rischio di danneggiare la mia auto.

Capisco chi voglia fornire agli insetti e alla biodiversità una chance in più, semplicemente lasciando i prati un po’ più selvaggi, ma in conto è “un po’ più selvaggi”, un conto è mettere a repentaglio la sicurezza delle persone. Capisco che la riduzione della frequenza degli sfalci sta guadagnando posizioni nell’immaginario collettivo e capisco anche che permettere ai fiori selvatici di crescere liberamente offrendo, in tal modo, nutrimento e rifugio a numerosi insetti tra cui gli impollinatori, essenziali per il mantenimento della salute degli ecosistemi sia una pratica da adottare e condividere (lo faccio già nel mio giardino) ma perché non adottare queste pratiche dove è possibile e non sistematicamente, ovunque cresca un filo d’erba? Quando i fili d’erba sono troppi o troppo alti su strade e incroci stradali rendono difficile la visione di quel che arriva e mettono a rischio la sicurezza di chiunque di noi.
Suo Roberto B.

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