
24 minuti per percorrere due chilometri. È il calvario che questa mattina hanno subito gli automobilisti che percorrevano la Nuova Vigevanese, nel solo tratto che attraversa Trezzano, dalla rotonda dell’Aemme a quella del Centro Convenienza. Non è il record, naturalmente, ci sono state giornate peggiori. C’è chi segnala di aver perso mezz’ora, chi addirittura tre quarti d’ora. Anche se a nessuno, tranne che alle vittime di questa tortura (gli automobilisti, of course), sembra importare.
Oltre al tempo di percorrenza il dato che si può rilevare dalla foto inviata alla redazione di pocketnews.it da una delle vittime di quella che dovrebbe essere considerata una vera e propria emergenza, è quello del consumo di carburante: 21 litri per 100 chilometri, come segnalato dalla spia del cruscotto. Il che significa circa mezzo litro bruciato. Le conseguenze, in tema di inquinamento atmosferico e ambientale, sono evidenti.
La Vigevanese (Nuova e Vecchia) è percorsa da ogni tipo di veicolo. Tir, auto, furgoni, motociclette (sono quelle che se la cavano meglio, ma il loro zigzagare mette in pericolo di vita i conducenti e di crash i veicoli). L’esasperazione traspare dagli sguardi disperati, a volte pieni di odio per il vicino che non permette il rientro in colonna. “Da dieci anni percorro questa strada – ha raccontato Paolo, dipendente di una azienda informatica di Milano – ed è sempre peggio. Arrivo da Gaggiano e il tempo medio di percorrenza del tragitto per arrivare sino in ufficio, negli ultimi anni, è praticamente raddoppiato”.
A proposito di Gaggiano, chissà cosa succederà quando diventerà operativo il mega polo logistico il cui progetto prevede anche la realizzazione di un ponte che scavalchi il Naviglio per convogliare i tir sulla nuova Vigevanese sino allo svincolo della Tangenziale ovest e oltre. “L’unica soluzione – ha continuato Paolo – è ritornare al vecchio progetto di cui si discute da oltre 30 anni: la trasformazione della linea ferroviaria Milano Mortara in una linea di metropolitana leggera. Dimezzerebbe il traffico proveniente da Mortara e Abbiategrasso. La massicciata è pronta, il progetto si sarebbe arenato per l’opposizione di alcuni comitati di quartiere di Corsico e dintorni. Se così fosse, significa che guardano solo nel proprio orticello e non si rendono conto di pagare, anche loro, un prezzo non più sostenibile in termini di inquinamento e costi che ricadono su tutti quanti noi”.