Cos’è un venerdì senza uno sciopero, soprattutto sotto Natale e durante le feste comandate? Il prossimo è previsto per venerdì 13 dicembre giorno dedicato a Santa Lucia: a rischio treni, metro, bus e tram di Trenord e Atm. A rischio anche corse sulle tratte gestite da Trenitalia a partire dal 12 dicembre.
Trenord ha pubblicato sul proprio sito un comunicato col quale ha annunciato: dalle 21 del 12 dicembre alle 20, 59 del 13 dicembre 2024 il sindacato Usb lavoro privato ha proclamato uno sciopero nazionale, che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Negli orari 6-9 e 18-21 viaggeranno i treni presenti nella lista dei treni garantiti. Giovedì 12 dicembre viaggeranno i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le 21che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le 22.
“Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, – continua il comunicato – saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio. Maggiori dettagli saranno disponibili sul sito www.trenord.it o seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in “real-time” tramite la nostra App”.
Questo significa che le corse serali del 12 dicembre e l’intera giornata del 13 dicembre saranno soggette a cancellazioni o modifiche. I pendolari e coloro che si spostano abitualmente per lavoro o studio sono invitati a consultare i siti ufficiali di Trenord per conoscere eventuali fasce di garanzia e le corse garantite, laddove previste.
Anche i mezzi ATM a Milano subiranno disagi. Metropolitane, tram e autobus saranno a rischio per tutta la giornata di venerdì 13 dicembre. Le modalità di adesione saranno definite a livello territoriale, ma è probabile che durante le ore di punta mattutine e serali il servizio venga fortemente limitato, causando ritardi e interruzioni.
L’Usb ha giustificato la protesta con una serie di critiche alle politiche del governo, sottolineando come queste abbiano incrementato le disuguaglianze sociali, compromesso settori cruciali come scuola e sanità e favorito una concentrazione di risorse verso obiettivi legati all’economia di guerra. L’accusa principale è rivolta a scelte che, secondo il sindacato, compromettono il futuro del Paese, aggravando la crisi climatica, riducendo diritti fondamentali come il diritto alla salute e all’alloggio, e penalizzando le categorie più vulnerabili. Questo sciopero si inserisce in un quadro più ampio di agitazioni previste per il mese di dicembre. Dai trasporti alle scuole, fino alla sanità, il periodo pre-natalizio si preannuncia complesso per molti settori del Paese.