Il crac della Sps, società di vigilanza di Rozzano ha una nuova e importante tappa. Nei giorni scorsi, agenti della Guardia di finanza della stazione di Corsico, hanno arrestato, su ordinanza del gip Guido Salvini, marito e moglie (lui finito in carcere, lei ai domiciliari),e hanno sequestrato quasi 3,5 milioni di euro. I due, Patrizia Riccioli e Antonio Morescanti sono indagati per bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta di imposte da pagare allo Stato. Morescanti avrebbe ammesso le responsabilità e chiesto gli arresti domiciliari assieme alla moglie.
L’indagine, coordinata dai pm di Milano Roberto Fontana e Luigi Luzi, vede indagato anche il liquidatore dell’azienda le cui casse sarebbero state svuotate dagli arrestati per oltre 2,5 milioni di euro e portata così al fallimento nel dicembre 2020. Gli indagati non avrebbero versato imposte per circa 1 milione di euro e avrebbero distratto risorse dalla società con continui bonifici e prelievi in contanti.
Con i soldi sottratti, inoltre, avrebbero anche acquistato un appartamento del valore di 45mila euro a Campomarino, una località di mare in Molise e che è stato sequestrato per autoriciclaggio. Con le analisi dei flussi finanziari secondo gli investigatori “sono venute a galla anche molte movimentazioni anomale, non supportate da alcuna operazione commerciale” e in particolare tra la società fallita e un’altra impresa con sede a Milano, “una sorta di ‘newco’” attiva nello stesso settore, la Royal service, amministrata dalla moglie Patrizia Riccioli.