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Rozzano, è ancora avvolto nel mistero l’omicidio di Manuel Mastropasqua: il punto sulle indagini e le prese di posizione della politica

L’ex assessore allo sport Domenico Anselmo ha diffuso una sua dichiarazione e avanzato delle proposte per affrontare il problema della microcriminalità che affligge la città

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Nella foto, un’immagine di Manuel Mastropasqua, il 31enne ucciso questa mattina a Rozzano

Il silenzio degli investigatori su ciò che è accaduto questa notte in viale Romagna è assoluto. Secondo indiscrezioni avrebbero individuato l’assassino che questa notte attorno poco prima delle 3 ha ucciso con una coltellata al petto Manuel Mastropasqua 31 anni, residente in via Lilla a Rozzano. Una parola di troppo da parte dei carabinieri potrebbe però ostacolare il proseguimento delle indagini. Quel che c’è da capire è se si sia trattato di un omicidio ad opera di un balordo che l’ha aggredito oppure di qualcosa d’altro. Fosse stata una rapina di gruppo gli aggressori avrebbero fatto un qualche rumore che avrebbe allertato i residenti. Invece, nulla, l’omicidio è avvenuto nel silenzio. Un particolare: quando il giovane è stato trovato aveva ancora addosso il portafogli e il suo cellulare.

Un bravo ragazzo

Manuel era impiegato come magazziniere in un supermercato in zona Niguarda. Ogni giorno, finito il lavoro, prendeva l’ultima corsa del tram 15 dal capolinea di Piazza del Duomo. Arrivato a Rozzano è stato aggredito e ucciso da uno sconosciuto. La notizia della sua morte ha sconvolto molti residenti. MOlti lo conoscevano e per tutti era un bravo ragazzo. Solo due giorni fa Rozzano era tornato al centro del dibattito nazionale dopo le intercettazioni di Fedez e la lettera aperta del sindaco, Gianni Ferretti.

Il “caso” Fedez

Il primo, secondo l’inchiesta “Doppia curva” durante una lite all’interno di una discoteca avrebbe detto: «Lasciatemi stare, lasciatemi stare che l’ammazzo. Io sono di Rozzano!». Al rapper, indirettamente aveva risposto solo ieri il sindaco GGianni Ferretti con una lettera aperta pubblicata su tutti i giornali: «Siamo stanchi di essere identificati con etichette negative che dipingono Rozzano come sinonimo di malavita. Questa reputazione non ci appartiene. La nostra città è molto di più e merita di essere conosciuta per la sua vera essenza: una comunità di persone oneste e laboriose».

Le prese di posizione

Oggi il delitto ha fatto registrare numerose prese di posizione sui vari social. Alcune sono vere e proprie espressioni di sciacallaggio. Altre ironizzano sulla “comunità di persone oneste” sottolineata dal sindaco. La verità, come sempre sta nel mezzo. L’omicidio ha scosso tutti. “Siamo rammaricati per quanto accaduto la scorsa notte nella nostra città.-ha detto Cristina Perazzolo – presidente del Consiglio comunale – Il tema sicurezza è’ un tema nazionale sul quale occorre intervenire a più alto livello ed e’ molto sentito da parte della popolazione motivo per il quale più volte nel corso degli ultimi cinque anni l’amministrazione si è rivolta alla prefettura di competenza chiedendo un aiuto concreto. Aumentare il numero delle forze dell’ordine e di polizia è un obiettivo che il Comune persegue ogni giorno segno dell’attenzione che si sta dando a questa tematica. Non ci fermeremo nel chiedere maggiore supporto e non ci fermeremo nel volere migliorare le condizioni di sicurezza per i nostri cittadini e per la nostra città”.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’ex assessore allo sport Domenico Anselmo che ha diffuso una sua dichiarazione e avanzato delle proposte per affrontare il problema della microcriminalità che affligge la citta. Ecco il testo integrale.

La proposta

“È ora di dire basta non ci si può nascondere dietro ad un tapiro…  Rozzano e si fatta di cittadini per bene, di lavoratori dí eccellenze. Ma L’omicidio avvenuto questa notte a Rozzano segna un nuovo, tragico capitolo nell’escalation di eventi criminosi che stanno colpendo la nostra città. Un trentenne rozzanese ha perso la vita, e questo è solo l’ultimo di una serie di episodi che dimostrano quanto la sicurezza sul nostro territorio sia diventata una questione critica. Nonostante non vi sia una presenza organizzata di criminalità su larga scala, la microcriminalità ha raggiunto livelli inaccettabili, minacciando la quotidianità di tutti i cittadini.

Città malata

Rozzano è malata, e uno dei tumori principali che la corrode è il dilagare dello spaccio di droga. Giovani, che dovrebbero crescere con modelli positivi, come lo sport, sono attratti da miti pericolosi: scooter truccati, borse a tracolla, e cellulari per rispondere alle chiamate dei tossicodipendenti. Lo spaccio avviene alla luce del sole, senza alcuna remora, ed è spesso legato a una guerra tra gruppi etnici che si contendono il controllo del mercato della droga. La presenza di stranieri non integrati nella comunità locale complica ulteriormente la situazione. Svolgono attività illecite che nei loro paesi di origine sarebbero severamente punite, creando un ambiente di conflitto e illegalità. La convivenza civile è messa a dura prova, mentre la microcriminalità si diffonde come un virus incontrollato.

Un comando di Compagnia

Non possiamo più accontentarci del solo, pur encomiabile, impegno della polizia locale, che lavora in condizioni difficili e con risorse limitate. È urgente istituire una compagnia dei carabinieri a Rozzano, con un significativo aumento degli agenti sul territorio per contrastare questa ondata di criminalità . La compagnia differenza di una tenenza come quella attuale a il personale più numeroso, con sezioni dedicate a operazioni speciali, indagini, pronto intervento e uffici amministrativi. Le compagnie hanno anche una capacità investigativa e operativa più articolata.C’è bisogno di un intervento concreto della prefettura più volte sollecitata anche dal sindaco Gianni Ferretti. Solo così possiamo sperare di riportare sicurezza e tranquillità nelle nostre strade.

Rozzano ha bisogno di aiuto

Come assessore prima, e ora come consigliere, ho più volte richiesto interventi mirati e pesanti. Anche lo scorso agosto, dopo episodi gravissimi, ho sollecitato questa amministrazione a scendere per strada al fianco dei cittadini, sensibilizzare i media e fare pressione sulle istituzioni per ottenere azioni concrete. Ma tutto ciò è stato ignorato. Sembra che si dia più importanza agli interessi di partito piuttosto che al bene comune.
C’è bisogno che ora la politica faccia la sua parte!!? La realtà è evidente a tutti: Rozzano ha bisogno di aiuto, e non possiamo più permetterci di voltare lo sguardo altrove.

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