Partivano da Napoli e operavano a Milano e nell’hinterland con trasferte anche a Parigi in occasione degli Internazionali di tennis al Roland Garros
Ieri e lunedì scorso, la Polizia di Stato di Milano ha arrestato cinque pregiudicati, di origine napoletana, appartenenti a due distinte bande. Sono ritenuti responsabili di rapine di orologi di pregio dal polso di automobilisti in transito nelle vie di Milano, nel suo hinterland.
Una delle bande operava anche in trasferta. In occasione degli Internazionali di tennis che si svolgono a Parigi, al Roland Garros, puntava sulla Francia per mettere a segno i propri colpi. In particolare, ieri mattina, i poliziotti della Squadra Mobile hanno arrestato, a Napoli, 3 pregiudicati responsabili di una rapina commessa nel marzo 2019 di un Rolex Submariner ai danni di un uomo aggredito appena sceso dalla sua auto
Le indagini hanno avuto inizio con la ricostruzione delle immagini della rapina che ha permesso di individuare gli scooter dei malviventi utilizzati durante il “colpo” e ha permesso anche di identificarli. Tenuti i tre soggetti sotto controllo, gli investigatori ne hanno accertato l’operatività nel capoluogo lombardo.
La tecnica era sempre la stessa: percorrevano in moto le strade più trafficate in attesa di individuare la vittima, aspettavano che scendesse dall’autovettura, e l’aggredivano fisicamente strappandogli l’orologio. I pedinamenti, le intercettazioni telefoniche e l’analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di provare la loro presenza a Milano durante alcune rapine e l’esistenza di una base operativa in un appartamento in viale Molise.
Nel maggio 2019 gli indagati erano stati pedinati in Francia nei giorni in cui a Parigi si svolgeva la competizione tennistica “Roland Garros”. A Parigi, gli uffici della “Sureté Territoriale de Paris” (la Direzione Centrale della Pubblica Sicurezza) allertati mediante i canali di collaborazione internazionale di Polizia, insieme a personale della Squadra Mobile di Milano hanno certificato la presenza dei tre rapinatori i quali, a bordo delle loro motociclette, con targhe francesi applicate, hanno iniziato a “battere” le vie più trafficate e famose di Parigi affiancando auto di grossa cilindrata, al fine di verificare se i conducenti avessero al polso orologi di pregio.
Gli altri due arresti per rapina aggravata e lesioni personali aggravate, sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, lunedì 20 luglio scorso. Si tratta di due cugini, un 40enne e un 38enne che il 14 gennaio 2020 avevano rapinato un anziano di 84 anni. Lo avevano seguito sino sotto casa in via Pastorelli, zona Porta Ticinese, e al termine di una violenta colluttazione gli avevano rubato l’orologio che portava al polso.
Erano poi fuggiti su una specie di Ape a tre ruote con il quale svolgevano la loro attività di venditori ambulanti di fiori e frutta. Peccato per loro che siano maldestri. Infatti, uno dei due, nel corso dell’aggressione, ha perso il cellulare. E da qui è partita l’indagine.
La visione dei filmati dei sistemi di video-sorveglianza pubblici e privati e l’analisi dei tabulati telefoni hanno permesso di accertare che la vittima era stata agganciata e seguita per diversi chilometri. Immediatamente dopo la rapina i malviventi si erano cambiati i vestiti e si erano recati in un bar del centro di Milano
La loro vittima, a seguito dell’aggressione, aveva riportato la frattura scomposta del malleolo con una prognosi di 35 giorni. Uno dei due è stato rintracciato la mattina del 19 luglio nella propria abitazione di San Donato Milanese mentre l’altro resosi inizialmente irreperibile, si è presentato ieri al portone del carcere di Secondigliano.
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