Diciotto agenti impegnati, ottantanove veicoli fermati, novantacinque persone verificate, venti controlli alcolemici e dodici verbali per violazione delle norme al Codice della strada, identificato dai carabinieri l’uomo che qualche settimana fa aveva incendiato il cassonetto degli abiti usati in via Isonzo. È il bilancio dell’operazione Smart, finanziata da Regione Lombardia, alla quale ha partecipato il Comune di Cesano Boscone insieme a quello di Corsico.
La febbre del venerdì e sabato sera
I controlli sono iniziati venerdì scorso e proseguiti nella notte tra sabato e domenica. Il sindaco Marco Pozza e l’assessora alle politiche per la sicurezza del territorio Maria Pulice si sono ritrovati con i loro omologhi del Comune di Corsico al Comando della polizia locale di via Caboto. Da qui, dopo un breve briefing con il comandante Armando Clemente, le pattuglie di Cesano Boscone insieme agli amministratori si sono portate in via Benedetto Croce, all’altezza dei magazzini Metro. Durante la sera, si sono spostate anche in via Isonzo.
Confini comunali impercettibili
«Ringrazio gli agenti – evidenzia l’assessora Maria Pulice – che hanno partecipato alle operazioni SMART e rilevo l’importanza di operare insieme, anche tra Comandi diversi, per riuscire a controllare un territorio dove i confini comunali sono impercettibili e i territori si intersecano l’un l’altro. In questa occasione, il Comando cesanese si è concentrato prevalentemente sulle norme relative al Codice della strada. I controlli eseguiti sono una garanzia per tutti noi, anche per coloro che sono stati fermati e sanzionati».