Trapelano altri particolari sull’omicidio di Manuel MastroPasqua, avvenuto la scorsa notte a Rozzano. Sono resi noti uno dopo l’altro, e la squadra investigativa dei carabinieri sta delineando quello che rimane un omicidio anomalo, ancora senza un perchè e troppo differente dallo scenario di una rapina da strada. Infatti l’attenzione dei carabineri è tutta sulla verifica delle tempistiche e dei movimenti del giovane. Alcune delle immagini già analizzate dai carabinieri mostrano il ragazzo quella notte. Prima appena fuori dl carefuour di Niguarda, alla fine turno. Avrebbe avuto una borsa della spesa fra le mani che al momento del ritrovamento era sparita.
Il cellulare, con il blocco inserito e il portafoglio erano ancora nelle tasche, e questo parrebbe aumentare i dubbi sulla possibilità di una rapina andata male. La maggior attenzione è però dal momento in cui Manuel Pastropasqua è sceso dal tram 15 fino a quando è stato ritrovato dalla pattuglia dei carabinieri, alle 2.56 circa. Sono in corso delle verifiche molto attente degli orari delle immagini delle telecamere. Sembra improbabile infatti che, come hanno riferito alcuni giornali, il ragazzo fosse vivo 4 minuti prima dell’arrivo della pattuglia dei carabinieri. E’ importante, per determinare l’orario dell’aggressione, anche il tipo di ferita.
E’ stato infatti colpito da un solo fendente al costato destro. Anche se sarà l’autopsia a determinare la causa della morte, e come il coltello abbia potuto ferire il polmone e il cuore, passando lo sterno, si può già dire che non è facile colpire così una persona, di fronte, a freddo e senza che vi sia una reazione. Nessuno lascia avvicinare così tanto qualcuno di sconosciuto, senza reazioni.
Viale Romagna è un lungo viale, dove le luci blu delle auto dei carabinieri di pattuglia si vedono da lontano, da molto prima che gli stessi carabinieri possano vedere quello che sta succedendo. Il collasso polmonare con l’arresto cardiaco avvengono in 7 o 8 minuti dal momento dellla ferita. Quindi è più probabile che l’aggressione sia avvenuta almeno 10 -15 minuti prima dell’arrivo della pattuglia. La determinazione dell’ora esatta dell’aggressione è infatti molto importante perchè in quel momento le celle telefoniche della zona hanno sicuramente agganciato anche il telefono dell’assassino.
Intanto, il comandante provinciale dei Carabinieri di Milano di Intesa con il prefetto al fine di dare un’immediata risposta, ha potenziato i servizi di controllo del territorio rimodulando la programmazione e impiegando su Rozzano anche le pattuglie della Cio, La compagnia di intervento operativo dal terzo reggimento Lombardia, sia con orario notturno che diurno.