I due operai sono stati trovati dal manutentore dell’impianto che qualche minuto prima delle otto di ieri mattina aveva iniziato il turno «di guardia» all’ospedale. Agli inquirenti ha detto: «Sono sceso percé convint che avessero finito e volevo controllare se avevano richiuso il cancello del deposito. Invece li ho trovati lì”. Ha dato subito l’allarme e si è adoperato per soccorrerli, ma non c’era più nulla da fare.
Secondo gli esami preliminari, i due sarebbero morti asfissia. Ed è la stessa causa comunicata al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Paolo Filippini che hanno aperto un fascicolo per omicidio colposo. Inchiesta dovrà ricostruire cosa è accaduto nel deposito dell’azoto dell’Humanitas.
L’incidente, come detto, sarebbe stato ripreso da una telecamera. Se così fosse, si avrebbe la prova certa di qual che è accaduto ai due operai, dipendenti della Autotrasporti Pe di Costa Volpino, specializzata nel trasporto di azoto liquido che ha in appalto per conto del Gruppo Sol, produttrice di gas liquidi, il rifornimento di azoto all’Humanitas.
Le operazioni di caricamento sono codificate. Il gas viene tenuto a una temperatura di circa -200 gradi centigradi. Ci sono strumenti che se utilizzati correttamente ne permettono il trasferimento da un luogo all’altro da una cisterna a un deposito in sicurezza. Qualcosa ieri non ha funzionato come avrebbe dovuto. Cosa?
Secondo i primi rilievi, i due sarebbero stati colpiti da un getto di gas fuoriuscito da uno fiatatoio, congelandoli. I tecnici della procura dovranno verificare se si sia verificato un guasto improvviso, la rottura di una valvola o di uno sfiatatoio, appunto. Guati possibili ma che si verificano, secondo gli esperti, raramente. Infatti nessun sistema di sicurezza ne ha segnalato alcuno. C’è stato un errore umano? È un’eventualità che solo l’indagine potrà chiarire.
Intanto, in val Camonica, due compagne e quattro bambini piccoli piangono la scomparsa dei loro cari, morti nell’ennesimo incidente sul lavoro che sta martoriando l’Italia in questo 2021.
Seguici sulla nostra pagina Facebook