mercoledì, Ottobre 15, 2025
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Cusago, la casa di riposo Visconti avrà presto una sorellina: si chiamerà Viscontina e sarà un nuovo fiore all’occhiello per il territorio

Ad annunciarlo, Alessio Banfi, 48 anni, amministratore della Rsa che sorge in corso Europa, al confine tra Cusago e Trezzano sul Naviglio: "per assistere i nostri anziani sono necessari 600mila posti letto entro il 2035"

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Nella foto, la sede dell’Rsa Visconti di Corso Europa a Cusago e nei riquadri: Alessio Banfi, 48 anni, amministratore della Rsa e Silvia Bonacchi, 46 anni, direttore generale

Tra qualche mese, la casa di riposo Visconti avrà una sorellina: nascerà infatti a breve, sempre a Cusago, la Viscontina, una nuova struttura assistenziale. Avrà un concept in linea con le più moderne necessità assistenziali, con un occhio proiettato sul futuro. Sarà un nuovo fiore all’occhiello per il territorio. Ad annunciarlo, Alessio Banfi, 48 anni, amministratore della Rsa Visconti che sorge in corso Europa, al confine tra Cusago e Trezzano sul Naviglio.

Nuovo polo assistenziale

Banfi si occupa della gestione di tutte le pratiche amministrative burocratiche per far funzionare al meglio una struttura che assiste ospiti di una certa età come quella cusaghese, compreso il mantenimento dei perimetri di sicurezza, il rispetto delle regole, il controllo qualitativo, il rispetto delle procedure. In poche parole ne segue e accompagna lo sviluppo. Ha seguito la crescita della Viscontea, la società che gestisce le strutture, iniziato nel 2014 con case di riposo a bassa intensità, sino a Viscontea Life che nel 2022 ha riqualificato l’ex hotel Le Moran e ha dato vita a un nuovo polo assistenziale in cui i parametri qualitativi sono molto alti. Un piccolo merito va attribuito proprio a Banfi e alle altre figure apicali che governano il centro.

Nasce la Viscontina

Qual è il suo rapporto con gli ospiti della Rsa? “Vivendo la struttura quotidianamente si ha una stretta vicinanza con ospiti e parenti con i quali mi confronto dando presenza e ascolto, nello staff ci sono poi figure intermedie che ben rappresentano l’identità aziendale le quali si occupano della gestione diretta delle loro esigenze. Siamo un’azienda che oggi offre servizi a 360 gradi con diverse professionalità, dal nutrizionista allo psicologo al fisioterapista allo staff medico che, valutato lo stato di salute dell’ospite ne stabilisce l’adeguata assistenza sanitaria. La crescita del gruppo è certificata da un’ulteriore nascita, quella della Viscontina, una nuova struttura che vedrà la luce entro maggio sempre a Cusago. Si tratta di un centro a bassa intensità con un concept moderno, in linea con tutte le più attuali necessità assistenziali”.

600mila posti letto entro il 2035

Nei prossimi anni sono previste nuove aperture in funzione dei “numeri” del settore che sono in forte crescita. Secondo i dati, oggi in Italia il tasso di copertura è dell’1,7 contro il 4-5 per cento raccomandato dall’Unione Europea. Per raggiungere il tasso di copertura, il target ideale, sarebbe necessario aggiungere 600mila posti letto entro il 2035 raddoppiando l’offerta del segmento Rsa. “Ad oggi – conferma Banfi – stiamo gestendo nelle Rsa di tutto il Paese, ingressi di nati nel pre Seconda Guerra Mondiale. Tra qualche anno sarà la volta dei nati post guerra e figli del boom demografico che ha accompagnato il boom economico degli Anni Cinquanta. Ci sono numeri da capogiro. Persone che devono essere assistite in maniera dignitosa e in strutture che garantiscano una qualità della vita elevata. Noi siamo pronti a farlo e la nuova Viscontina non è che una nuova tappa del nostro processo di crescita”.

La routine quotidiana del “non tempo”

Una delle figure centrali della struttura che gestisce la Rsa Visconti è Silvia Bonacchi, 46 anni. È il direttore generale e dal ’97 affronta le difficoltà tipiche della terza età. Dice: “mi dedico all’ascolto degli ospiti e dei loro parenti. In alcuni casi sono sovrapponibili, in altri sono differenti”. In pratica ha un primo incontro con i parenti dei candidati all’ingresso in Rsa per decidere che tipo di professionalità servono per assicurare ai loro cari il massimo dell’assistenza. “devono comprendere – sottolinea – la routine quotidiana del non tempo. Nelle Rsa la vita rallenta, procede a velocità diversa da quella che si vive all’esterno. È necessario quindi riuscire a trasmettere tranquillità e pacatezza a gente disperata che ha bisogno di assistenza urgente. Solo rendendoli consapevoli del rallentamento, i loro cari vivono meglio”.

Il rapporto ospite-parente

“Qui alla Visconti – continua – abbiamo dato importanza agli spazi. La vita non si concentra solo nei reparti ma abbiamo allestito spazi comuni vivibili in cui anche i parenti possono trovare momenti da condividere con i loro padri, madri, fratelli o sorelle. Assegnare un posto letto è facile, per dare tutto il necessario bisogna essere portati e preparati. È importante la continuità del rapporto ospite-parente che dopo l’ingresso in struttura diventa indispensabile per garantire una permanenza che faccia sentire i nostri ospiti a casa. Questa è la base. Poi naturalmente l’assistenza deve essere il meglio che si possa offrire. Noi la garantiamo”

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