mercoledì, Ottobre 29, 2025
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Corsico: immobile della ‘ndrangheta a rischio crollo, chiesto l’intervento di vigili del fuoco e polizia locale

L’edificio si trova nel cuore della città: la pioggia che cade da tre giorni filtra attraverso il tetto semi crollato dell’edificio e tracima nei palazzi adiacenti, anche il quello dove vive una coppia di anziani di 91 e 88 anni

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Questa volta non sono riusciti a sopportare il degrado e hanno chiamati i vigili del fuoco e la polizia locale. È la triste storia della famiglia Perronaci, lei 91 anni, lui 88, che abita in un appartamentino in via Monti 25. La pioggia che da tre giorni cade su Corsico e su tutta la Lombardia, filtra attraverso il tetto semi crollato dell’edificio di un palazzo che confina con la loro casa e tracima all’interno. Così, alla loro età, sono costretti a raccogliere secchiate di acqua dal pavimento e a versarla nel bagno o dove meglio capita.

I disagi

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Nella foto, il tetto dell’immobile di via MOnti 23 pignorato alla ‘ndrangheta, imploso all’interno dell’edificio e che provoca le infiltrazioni d’acqua nell’appartamento dei coniugi Perronaci (foto archivio pocketnews.it)

Non è la prima volta che denunciano disagi non più sopportabili. Lo avevano fatto anche lo scorso marzo. Tutto è provocato da un immobile che sorge nel cuore di Corsico, in via Monti 23, confiscato alla ‘ndrangheta, che corre il rischio di crollare perché afflitto da gravi problemi strutturali. Anzi il tetto è già crollato e ha provocato crepe che conducono all’appartamento dei Perronaci. Da anni gli abitanti della zona chiedono che il Comune, cui l’immobile è stato assegnato, lo metta in sicurezza abbattendolo o ristrutturandolo. Da anni nulla si muove.

Il boss della’ndrangheta

La storia dell’immobile di via Monti 23 è lunga e sconcertante. Fu sequestrata al boss della ‘ndrangheta Rocco Agostino negli Anni ‘90 e da decenni è lì, in balia del degrado. L’edificio è diventato proprietà comunale nel 2002. Dopo vent’anni di abbandono il degrado è totale. I costi per la sua ristrutturazione sono troppo alti. E visti i problemi strutturali di cui soffre costerebbe meno abbatterlo e mettere in sicurezza gli edifici adiacenti. Sin ora nessuno si è assunto la responsabilità di prendere una decisione. Non è tra gli obiettivi delle opere pubbliche previste per il  2024 e nemmeno tra quelli del 2025.

Interventi urgenti

Intanto ogni pioggia mette a dura prova la salute della famiglia Perronaci. Che ieri, visto i problemi si è decisa a chiamare i vigili del fuoco e la polizia locale. I primi e i secondi dopo il sopralluogo compileranno una relazione sullo stato dell’edificio e sugli interventi urgenti da mettere in cantiere per rendere sicura la zona. L’intervento delle forze dell’ordine è stato accolto con soddisfazione dagli abitanti della strada che da anni convivono con questo problema.

Demolizione autorizzata?

Il comandante Mariani si è intrattenuto con alcuni di loro e con il figlio dei Perronaci. A loro ha assicurato che l’immobile dovrà essere demolito. Anzi ha garantito che da un anno l’autorizzazione alla demolizione giace in Comune. In attesa che qualcuno finalmente affronti la questione, i tecnici comunali dovrebbero coprire il tetto imploso per evitare che piova all’interno dell’edificio adiacente e quindi nella casa dei due anziani. Intanto ha suggerito di contattare l’ufficio assicurazione del Comune. Il problema è che se fosse inagibile anche l’immobile del numero 25 di via Monti significherebbe costringere i Perronaci a trovare un altro alloggio. E a 91 anni non è affatto facile.

 

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