
Un fulmine a ciel sereno che arriva a due giorni dal termine del blocco dei licenziamenti, mentre sono decine i lavoratori a rischio in tutto il Sud ovest milanese. Aziende in crisi sono segnalate a Trezzano, a Rozzano e in altri comuni della zona.
Il primo tavolo tra azienda e lavoratori è fissato per domani, 7 luglio. In quella sede le sigle sindacali chiederanno alla proprietà “di trovare soluzioni alternative” al licenziamento, “così come ha invitato a fare Confindustria”. Se la risposta non sarà positiva, minacciano dalla Fiom, “siamo già pronti a intraprendere iniziative di mobilitazione”.
“Riteniamo inaccettabile la scelta dell’azienda – tuona Emanuela Morosi, sindacalista della Fiom meneghina – che, contravvenendo alla raccomandazione delle parti sociali con la presa d’atto del 29 giugno, decide di non utilizzare gli ammortizzatori previsti dalle norme vigenti in alternativa alla risoluzione dei rapporti di lavoro, come ad esempio la Cigs”.
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