Ha vissuto per dieci giorni appesa a un filo di speranza. Suo, dei suoi familiari e di tutti coloro che la conoscono. Poi ieri, la notizia: la 23enne caduta da cavallo lo scorso 1 luglio si è svegliata dal coma provocatole da un grave trauma cranico, conseguenza della caduta e dall’essere stata colpita dagli zoccoli del purosangue che montava.
I soccorsi
Le sue condizioni erano apparse subito gravissime, tanto che era stata soccorsa dai sanitari di un elisoccorso che l’aveva trasportata al Niguarda dove era stata ricoverata. La chiamata al 112 era arrivata nel tardo pomeriggio. La centrale operativa aveva inviato al centro ippico, che sorge a Gudo Gambaredo, al confine con Assago e Zibido san Giacomo, un’ambulanza della Croce Viola di Rozzano, un’ automedica e poi un elicottero del 118. Arrivati sul posto i soccorritori si eran o ritrovati davanti ad un grave trauma cranico.
Il risveglio
La 23enne era senza conoscenza. Era stata intubata e immediatamente trasportata, in codice rosso, al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Niguarda, dove era stata affidata alle cure del Trauma Team. Per giorni si è temuto che le sue condizioni peggiorassero. Invece, la giovane ha lottato sino a quando non si è svegliata e ha mostrato una lucidità che ha sorpreso lo stesso personale medico del nosocomio milanese. Così è cominciata la festa. Adesso per lei comincerà il percorso di recupero che, secondo i sanitari, con tenacia e pazienza potrebbe permetterle di tornare a cavalcare.