Rifiuti abbandonati nei parcheggi, scarti edili lasciati nei campi, vecchie porte e finestre scaricate in aperta campagna: non è un bollettino d’emergenza ambientale, ma un triste spaccato di malcostume quotidiano. A Buccinasco capita questo e altro. Per fortuna, la Polizia locale ha individuato e denunciato gli autori di diversi episodi di abbandono sul territorio comunale. Per loro, l’accusa è pesante: gestione illecita di rifiuti, un reato che può costare fino a un anno di arresto e ammende fino a 26.000 euro.
E non finisce qui: i responsabili dovranno anche rimborsare al Comune le spese per lo smaltimento dei materiali scaricati illegalmente. Nelle scorse settimane, è stato l’abbandono massiccio di rifiuti in un’area di parcheggio in via Lazio, dove qualcuno aveva pensato bene di scaricare mobili, imballaggi e materiale vario come se fosse una discarica autorizzata, a provocare profonda indignazione. Le telecamere e l’attività investigativa hanno permesso alla Polizia locale di risalire a due dipendenti di un’azienda attiva nel settore delle consegne e dei traslochi. I due avevano appena sgomberato un appartamento nella zona di Bisceglie, a Milano, e invece di seguire le corrette procedure per il conferimento dei materiali, hanno scelto la via più comoda (e illegale): quella del parcheggio di Buccinasco.
Ma l’episodio di via Lazio non è isolato. Sempre negli ultimi giorni, gli agenti hanno individuato un imprenditore responsabile di aver scaricato materiali edili e altri rifiuti in una zona agricola al confine con Assago, e hanno sorpreso due persone in flagranza di reato nella zona di Gudo, mentre scaricavano porte e finestre ai margini della strada, grazie alla segnalazione tempestiva di un cittadino. La tolleranza, però, è finita.
«Chi abbandona rifiuti danneggia l’ambiente, la salute pubblica e il decoro urbano – spiegano dal Comune – ma anche le casse pubbliche, perché smaltire questi materiali costa, e quei costi finiscono sulle spalle di tutti». Per questo l’Amministrazione ha deciso non solo di procedere penalmente, ma anche di chiedere i danni: chi inquina, questa volta, pagherà due volte. Un messaggio chiaro a chi pensa di poter continuare a usare strade, parcheggi e campagne come discariche fai-da-te: il tempo della tolleranza è finito.