giovedì - 25 Aprile 2024
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Asilo nido, lo scontro si fa duro

La protesta delle educatrici in alcuni casi, ha toni accorati. Hanno la sensazione che il loro posto di lavoro abbia un futuro poco chiaro. Intanto hanno denunciato di non aver ancora ricevuto lo stipendio di novembre

Qui qualcuno racconta bugie. E nel polverone sollevato è difficile intravvedere la verità. Sul trasferimento dell’asilo nido alla cooperativa che sostituirà il comune nella sua gestione è scoppiato l’ennesimo scontro a fuoco. Tutti sparano ad alzo zero. Da  una parte sindaco e maggioranza che difendono a spada tratta la loro scelta, dall’altra una quindicina di maestre che hanno manifestato davanti e dentro la sala del Consiglio comunale. Muro contro muro. Nel mezzo i poveri cronisti che non sanno più a che santo votarsi per comprendere e spiegare ai propri lettori quel che effettivamente sta succedendo. Se non ci fosse in pericolo il futuro di tante lavoratrici, la soluzione migliore sarebbe occuparsi di altro.

Un futuro poco chiaro

Invece siamo qui a registrare la protesta delle educatrici che, in alcuni casi, ha toni accorati. Hanno la sensazione che il loro posto di lavoro abbia un futuro poco chiaro. Intanto hanno denunciato di non aver ancora ricevuto lo stipendio di novembre, dalla cooperativa alla quale sono state trasferite.  In un manifesto sottoscritto dal loro sindacato hanno sottolineato come il mancato versamento della loro retribuzione sia “deleterio in un periodo come quello che stiamo vivendo… e a fronte degli impegni e delle scadenze economiche di ognuno”. Nella sostanza alcune di loro non riescono a onorare gli impegni che hanno con affitti, mutui, spesa e tutto quanto riguarda la gestione delle proprie famiglie.

Nessuna risposta

Sul banco degli imputati hanno messo l’amministrazione comunale che non li avrebbe tutelati e non avrebbe garantito il rispetto dei loro diritti nel passaggio all’associazione temporanea di imprese composta dalle cooperative Genera e Orsa, vincitrici dell’appalto. Si sono lamentate che dopo tre incontri con i rappresentanti delle centrali delle cooperative e numerosi solleciti, non hanno ricevuto alcuna risposta alla loro richiesta di ottenere lo stipendio dovuto.

Abbandonate dal Comune

Giusto il giorno in cui si è tenuto il Consiglio comunale, sarebbero stati accreditati sui conti delle insegnanti dai 300 ai 500 euro da parte di Genera, senza essere in alcun modo né concordato, né comunicato alle dirette interessate. Che, se questo è l’inizio, si chiedono, chissà cosa succederà nel prossimo futuro.
Al loro fianco si è schierato il consigliere di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo che ha presentato un’interrogazione affinché la giunta chiarisse tutti gli aspetti della vicenda.  Il dibattito ha assunto toni accesi. E così è proseguito con violenti scambi di accuse, sino a quando le maestre non hanno lasciato l’aula. Tutte si sentono abbandonate da un comune che hanno servito per tanti anni. Alcune di loro hanno letteralmente “cresciuto” molti dei consiglieri che adesso le hanno “sfrattate”, affidandole a un terzo di cui non si fidano.

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