
Il passaggio dei punti vendita dalla multinazionale francese al consorzio italiano allarma i rappresentanti dei lavoratori
Partirà nei prossimi giorni l’integrazione tra la rete commerciale di Conad e quella ex-Auchan, con i primi 109 punti vendita che cambieranno insegne. Il transito completo avverrà tra il prossimo mese di ottobre ed il febbraio del 2020. Lo ha annunciato nel pomeriggio la Filcams Cgil di Milano e della Lombardia alla fine di un incontro con i vertici dell’azienda che ha rilevato la rete della grande distribuzione francese.
Il nodo Rozzano
Tra gli altri, il nodo più importante da sciogliere riguarda la sede di Rozzano e i depositi di Truccazzano (Milano) e Chiari (Brescia). Per la Cgil ” rimane prioritaria la salvaguardia occupazionale con un piano di rilancio commerciale”. “Se è vero lo slogan del consorzio Conad ‘persone oltre le cose’ – hanno scritto in un comunicato stampa i sindacati – contiamo sull’impegno affinché le persone che lavorano nei punti vendita abbiamo un trattamento di riguardo e di tutto rispetto”.
L’appuntamento
Quello di oggi (cui ha partecipato la Bdc, partecipata al 51% da Conad e per il 49% dall’imprenditore Raffaele Mincione) è stato il terzo di una serie di appuntamenti programmati per il passaggio dei punti vendita dalla multinazionale francese al consorzio italiano. Il prossimo è previsto per mercoledì 11 settembre.
Affitto di ramo d’azienda
“In questi giorni – hanno continuato i sindacati nel documento – prenderà il via la procedura sindacale di affitto di ramo d’azienda per i primi punti vendita, che interesserà 1.400 dipendenti tra Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria”. Si tratta – sempre secondo il sindacato – dei punti vendita “piu’ performanti, per i quali non dovrebbero esserci criticità particolari”.
Non se ne parla
Critico è proprio il nodo di Rozzano, e a detta degli stessi sindacalisti, “perché non se ne parla davvero”.
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