sabato, Ottobre 4, 2025
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Marco Palestra, giovanissimo talento di Buccinasco: dopo aver sedotto Juve e Atalanta sta illuminando il Cagliari

L'esterno destro (sogno estivo dei bianconeri) è nato a Buccinasco e ha mosso i suoi primi passi nell'Assago

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Nella foto, Marco Palestra con la maglia dell’Atalanta

Marco Palestra non è soltanto un volto nuovo nel Cagliari: è un prodotto delle giovanili dell’Assago dove ha mosso i primi passi nel mondo del football. Nato a Buccinasco, cresciuto calcisticamente a due passi da casa, è diventato protagonista in Serie A. A 20 anni compiuti a marzo, il laterale destro classe 2005 sta confermando quanto di buono si diceva di lui. Con doti atletiche, tecnica e personalità, ha rotto gli equilibri nelle ultime uscite dei sardi, segnando un’evoluzione importante già nei primi giorni in Sardegna.

Palestra, come detto, è nato a Buccinasco e ha mosso i suoi primi passi nell’ Assago. Lì, nel vivaio locale, si è formato prima di passare, via Accademia Inter, all’Atalanta. La “Dea” lo ha accolto giovanissimo, lo ha affinato nel settore giovanile e poi fatto esordire con la sua Under 23 in Serie C. L’arrivo al Cagliari è recente ma decisivo. È giunto in Sardegna negli ultimissimi giorni del mercato estivo con la formula del prestito dall’Atalanta, per dare ai rossoblù un esterno dinamico, moderno, che potesse allargare l’azione e regalare spinta sulle fasce.

Contro il Parma aveva già mostrato segnali promettenti, ma è stata la partita di Lecce disputata domenica scorsa a consacrarlo: Palestra ha fornito l’assist per il primo gol di Belotti e ha causato il primo cambio di Di Francesco, che ha sostituito Gallo per fermare la sua galoppata. Oltre agli exploit recenti, il curriculum è già ricco: 15 presenze fra campionato e coppe con l’Atalanta la stagione scorsa; esperienza in Serie C con la Under 23; nazionali giovanili già frequentate (Italia Under 19, Under 20, Under 21).

È particolarmente interessante il fatto che Palestra non sia “spuntato dal nulla”, ma abbia percorso una strada precisa fatta di gradualità: crescere a Buccinasco, imparare nelle giovanili locali, farsi notare, trasferirsi alla corte di un club prestigioso come l’Atalanta, attendere con pazienza le occasioni. Anche perché su di lui c’erano attenzioni importanti: il Parma aveva manifestato interesse, e la Juventus, nel corso dell’estate, aveva valutato la possibilità di fare un’offerta sostanziosa (si parla di 20 milioni), rifiutata però da Bergamo perché si è deciso che il suo percorso di crescita continuasse altrove a fare esperienza.

A Bergamo hanno creduto in lui, lasciandolo formare fino a fargli debuttare in gare importanti già giovanissimo: in Europa League, in Serie A, in Champions League. Ora, al Cagliari, ha l’occasione di giocare con più continuità, di misurarsi ogni settimana con la pressione del grande calcio, e dimostrare che quanto fatto finora non è un fuoco di paglia. In un calcio italiano dove i giovani italiani spesso faticano a emergere, Palestra è una delle eccezioni che confermano l’esistenza di percorsi virtuosi.

Il fatto che sia nato e cresciuto calcisticamente tra Buccinasco ed Assago rende la sua storia non solo una vicenda di sport, ma un racconto locale di orgoglio, di lavoro, di fiducia nelle giovanili. Il salto finale verso la nazionale maggiore e – molto probabilmente – un ritorno all’ Atalanta da protagonista sembrano obiettivi concreti, non sogni. Buccinasco può guardare con orgoglio al suo giovane esterno: è già, per molti versi, uno dei volti nuovi e più credibili del calcio italiano.

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