venerdì - 17 Maggio 2024
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Ritrovato a Trezzano il cellulare rubato a una 73enne nel lecchese

Un uomo con il passamontagna l’aveva aggredita mentre era seduta nell'abitacolo della sua auto strappandole la borsetta che aveva a tracolla

carabinieri

 

È stato ritrovato a Trezzano il cellulare rubato – insieme alla borsetta e altri effetti personali – la mattina di martedì 9 aprile a una signora di 73 anni a Olgiate Molgora nel parcheggio di un vivaio. La borsetta della donna, i suoi documenti e le chiavi di casa sono stati individuati invece in un’area boschiva a Pagnano da un ragazzo a spasso con il cane. La 73enne era stata ricoverata al pronto soccorso dopo essere stata brutalmente scippata. Come siano finiti i documenti a Pagnano non si sa. Il telefono a Trezzano ha un filo conduttore: un’altra rapina.

L’aggressione

La signora aveva appena acquistato dei fiori insieme alla sorella più anziana e stava salendo in macchina quando all’improvviso è entrata nel parcheggio a tutta velocità un’auto nera. È sceso dalla vettura un uomo con il passamontagna. È corso verso di lei, che era seduta nell’abitacolo e le ha strappato la borsetta che aveva a tracolla, tirandola fuori dall’auto e lasciandola cadere a terra. Il delinquente è salito di nuovo in auto ed è scappato con la refurtiva. Nella borsa, oltre ai documenti, anche la chiavi di casa, il cellulare e 50 euro. Sul posto sono giunti i Carabinieri e un’ambulanza che ha trasportato la donna all’ospedale di Merate per accertamenti.

Il ritrovamento

Il ritrovamento del cellulare è avvenuto nel pomeriggio stesso di martedì. I due malviventi (quello alla guida dell’auto e quello che ha derubato la donna) nel pomeriggio avrebbero commesso un altro furto a Trezzano, da dove però sono stati costretti a darsi alla fuga a piedi, lasciando l’auto nera su cui viaggiavano. A bordo, tra altri oggetti, i carabinieri hanno trovato anche il telefono della derubata a Olgiate e gliel’hanno reso. Sul caso, che per come si è sviluppato ha una dinamica alquanto curiosa, continuano a indagare le forze dell’ordine.

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