mercoledì, Ottobre 15, 2025
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Trezzano: un consigliere di maggioranza si fuma uno spinello in aula e provoca le proteste della minoranza

Non si è discusso solo di marijuana, la seduta è saltata perché non c’era il numero legale e non è stato possibile approvare il bilancio

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Nella foto, una seduta del Consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio

Caos a Trezzano. È l’unica espressione che viene in mente per raccontare quel che è accaduto ieri sera in occasione del Consiglio comunale chiamato ad approvare il bilancio. Una puzza acuta di marijuana ha accolto i partecipanti. Il motivo dell’olezzo, secondo chi ha sollevato il problema, sarebbe stato colpa di un consigliere di maggioranza che, in attesa dell’apertura della seduta, non ha pensato di meglio da fare che fumarsi uno spinello.

Fatica a capire

La scoperta ha fatto andare su tutte le furie Giuseppe Russomanno che ha sollevato la questione: “In 26 anni di frequenza di consigli comunali e luoghi istituzionali – ha detto – non mi era mai capitato una cosa simile. Faccio fatica a capire come un rappresentante dei cittadini possa compiere gesti simili in un luogo come questo”.

Il richiamo

Secondo Russomanno, la puzza aveva permeato la sala consiliare e il corridoio di accesso, i luoghi dove i consiglieri sostano in attesa che la seduta cominci. Il sospettato sarebbe anche presidente di una importante commissione istituzionale che, durante una pausa sarebbe stato “richiamato” dai suoi compagni di partito e poco dopo avrebbe chiesto scusa allo stesso Russomanno.

La difesa di Albini

Visto che della questione si è discusso pubblicamente, il presidente del Consiglio Claudio Albini ha tentato una difesa d’ufficio affermando che essendoci altre persone all’interno della sale, non si poteva puntare l’indice contro alcun consigliere di maggioranza. Ma a parte i rappresentanti della minoranza, tra il pubblico (pochissime le presenza) non cera gente che notoriamente, come gli stessi metri dell’opposizione, fa uso di droghe.La stessa versione è arrivata da via IV Novembre: “Nessuno può confermare di aver visto un consigliere fumare perché nessuno ha fumato uno spinello”. Una cosa è certa: la puzza di marijuana era davvero intensa. Maggioranza o meno, non dovrebbe sentirsi in un luogo che è simboilo delle istituzioni.

Verifica del numero legale

Superato lo scoglio della marijuana, si è proceduto all’appello. Tra i banchi della maggioranza c’erano alcuni vuoti. Troppi. Richiesta la verifica, è risultato che in aula mancavano, tra le fila della maggioranza, almeno tre consiglieri (Vernaglione, Di Giorgio, presidente della Commissione finanza, Zatti) che avrebbero garantito il numero legale e l’approvazione del bilancio. A questo punto, l’intera opposizione ha lasciato l’aula. Di bilancio se ne parlerà la prossima volta (il 15 maggio).

La versione del sindaco…

Interpellato da pocketnews.it, il sindaco Bottero ha rilasciato questa dichiarazione: “Ieri sera la minoranza ha approfittato in modo irresponsabile dell’assenza di due consiglieri comunali (i consiglieri erano 3 ndr) che non hanno potuto partecipare per problemi personali, non politici. Un vero peccato perché non abbiamo potuto votare delibere importanti per la città”.

… quella del m5stelle

La replica al primo cittadino è arrivata da Villa Zina del M5stelle:”Bottero può raccontare quel che vuole, ormai è da molto tempo che nessuno crede più alle sue favole. Guida un’alleanza che in realtà è spaccata al suo interno e che fa fatica ad accettare le sue scelte. Basti vedere la vicenda del parcheggio di via Treves / IV Novembre. Mancavano i suoi uomini, non i nostri. Se ha i numeri, governi e approvi il bilancio con quelli, se non li ha vada a casa e lasci ad altri l’onere e l’onore di governare la città. Di certo farebbero meglio di lui”.

….e quella del gruppo indipendente

Lo stesso concetto è stato espresso da Giorgio Ghilardi del gruppo indipendente: “Non volendo essere complici di una maggioranza sfilacciata e incompleta e di strani “inciuci”, dopo aver chiesto la verifica del numero legale, abbiamo lasciato i consiglieri della maggioranza a riflettere sui loro compromessi”.

1 commento

  1. Buonasera, questo articolo continua a girare per i social e contiene una macroscopoca inesattezza proprio nel titolo. Nessuno ha fumato nulla in aula. Mai e poi mai potrebbe accadere sotto la mia presidenza. Ovviamente fatico a controllare ciò che possa accadere fuori, in giardino. Inoltre mi ritengo infastidito dall’allusione al fatto che, se pubblico e minoranza non sono, come sono certo, avvezzi all’utilizzo di droghe, per sottrazione dovrebbero esserlo i membri di maggioranza. Ebbene questo lo rigetto con fermezza, sicuramente per quanto mi riguarda. Attendo vostre correzioni in merito. Cordialmente

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