
Trezzano diventa Comune pilota per lo sviluppo sostenibile. Lo prevede un progetto elaborato dal Politecnico di Milano approvato nei giorni scorsi a conclusion di un convegno tenuto a Palazzo Isimbardi. Nell’iniziativa sono coinvolte istituzioni, società civile e aziende del territorio.
Di cosa si tratta? Del tentative di “costruire comunità attraverso la conoscenza di dati e nuovi modelli di governance pubblica e private”. Il convegno ha posto al centro dell’attenzione proprio l’importanza dei dati come strumento di conoscenza e costruzione di capacità sui territori.
A questa sfida ha lavorato il progetto di ricerca coordinato dal Politecnico di Milano e finanziato dal Ministero della Transazione Ecologica col supporto di Città Metropilitana, Assolombarda e Cap. Una sfida che ruota attorno al ruolo di Trezzano, con le sue aree produttive, come comune pilota
“Affrontare in modo serio le sfide urgenti della transizione ecologica – ha dichiarato il sindaco Fabio Bottero, intervenuto al convegno – significa coinvolgere chi vive sul territorio e può cogliere le opportunità di trasformazione per contribuire a un reale sviluppo sostenibile. Cittadini, imprese e istituzioni locali e superiori (nazionali e internazionali) sono i principali protagonisti del cambiamento”
“Grazie al lavoro del Politecnico – ha continuato il sindaco Bottero – sono state coinvolte imprese che insistono su Trezzano che collaborano a individuare soluzioni urbanistiche e naturalistiche per riqualificare i luoghi della produzione e valorizzare il lavoro, soluzioni progettuali innovative anche per la mobilità e le politiche di approvvigionamento energetico” .
Al covegno era presente anche Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone, consigliere delegato ad Ambiente e Legalità di Città Metropolitana, che ha sottolineato come vada superato lo spontaneismo che spesso caratterizza l’impegno attuale nella transizione verde. In ques’ambito risulta quindi importante il ruolo delle istituzioni, proprio a partire dagli Enti locali.