Comparirà domani davanti al giudice Roberto Crepaldi, il 57enne di Corsico accusato di essere l’autore di una serie di frasi razziste scritte sui muri dei bagni di alcuni locali e ospedali milanesi. “Prima Hitler poi Hamas, per voi ebrei forni e camere a gas“ era una delle più gettonate. Assieme ad altre era stata trovata nei bagni del San Giuseppe, del Centro diagnostico (Cdi) di via Saint Bon e anche in quelli di un bar pasticceria di via Soderini.
La ditta di pulizie
Quella del 57enne è una vicenda venuta alla luce lo scorso ottobre. Grazie alle segnalazioni di utenti e proprietari dei locali dove erano state ritrovate le scritte, i carabinieri sono riusciti a identificare il corsichese, impiegato in una ditta di pulizie, come l’autore di quelle frasi. Le indagini condotte dal nucleo informativo di Milano anche sui social hanno permesso di individuare alcuni suoi post dedicati all’immigrazione.
Istigazione a delinquere
Gli agenti lo hanno quindi accusato “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa”, reato previsto dal codice penale. Dopo otto mesi dall’apertura delle indagini, domani inizierà il processo. La pena prevista è di un anno e sei mesi di reclusione o una multa da 6mila euro. Se però gli fossero riconosciute alcune aggravanti (istigazione a commettere violenza, apologia della Shoah o dei crimi del genocidio), la pena potrebbe arrivare fino ai sei anni.
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