lunedì, Ottobre 6, 2025
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Real Trezzano: “la gara di ieri è stata una partita di rugby perché di calcio ce n’è stato ben poco”

Sconfitti 2 a 0, i gialloneri lamentano il gioco duro degli avversari e un arbitraggio sconcertante per la quantità di errori commessi dal direttore di gara

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“Non parlo della partita, non voglio lamentarmi delle assenze ma fare 100 chilometri per essere trattati in questa maniera dall’arbitro è un’altra cosa, qua si va oltre il grottesco. Complimenti agli avversari che hanno interpretato bene una partita di rugby perché di calcio ce n’è stato ben poco. Noi ancora dobbiamo imparare che il campionato pavese è questo qua e dobbiamo farlo al più presto altrimenti diventa durissima”. Sono le parole di uno sconcertato Fabio Varricchione, mister del Real Trezzano, a margine della gara del campionato di Prima categoria giocata ieri a Lungavilla, un paesino di duemila e cinquecento anime che sorge dalle parti di Casteggio, in provincia di Pavia.

Tra volley e rugby

Una gara finita 2 a 0 per i padroni di casa con reti di Federico Quaglia e Alessio Mezzio. Ma non è tanto la sconfitta che è rimasta sullo stomaco del mister ma il modo in cui è maturata. Primo punto: i gialloneri sono entrati in campo distratti da eventi esterni: dodici assenze per infortuni o squalifiche. Secondo punto: episodi arbitrali mai visti, così li ha definiti Varricchione. Un esempio? Il secondo gol quello realizzato da Mezzio sarebbe stato realizzato con una schiacciata che nemmeno Lucchetta, ai tempi della nazionale di volley guidata da Julio Velasco avrebbe messo a segno. Tutti si sono fermati in attesa del fischio dell’arbitro che avrebbe decretato la punizione per fallo di mano.

Dieci su quarantacinque

Il fischio è arrivato ma è stato solo per convalidare il gol. Non sarebbe l’unica perla. Lo stesso arbitro, Elnahif Ahmed della sezione di Abbiategrasso, avrebbe autorizzato dei cambi mentre la palla era in gioco, oppure interrotto lo stesso gioco almeno una decina di volte per redarguire la panchina trezzanese. A causa delle continue interruzioni, il tempo effettivo di gioco del secondo tempo non avrebbe superato la decina di minuti, su quarantacinque. “Ho fatto fatica a stare calmo” ha detto Varricchione a pocketnews.it – ma non voglio che l’arbitro diventi un alibi”.

Poca determinazione

Anche i giocatori trezzanesi ci avrebbero messo del proprio scendendo in campo con poca determinazione. Si sono ritrovati su un terreno di gioco piccolo, pieno di fango (una struttura fatiscente, l’ha definita il mister del Real) e non sono riusciti a prendere le giuste contromisure per superare l’ostacolo. Infine, vista la giovane età della rosa, si sono arresi di fronte ai marpioni reduci da mille battaglie, anche in categorie superiori, schierati con la maglia del Lungavilla.

Dal fioretto alla clava

Al di là delle recriminazioni e delle polemiche restano i numeri. Che raccontano di una classifica ferma a nove punti frutto di due sole vittorie, tre pareggi e due sconfitte, su sette partite. Non è forse ancora il momento di lanciare allarmi, ma la squadra dovrebbe calarsi in una realtà molto diversa da quella vissuta nelle scorse stagioni. I gironi pavesi sono i più duri dell’intera provincia di Milano. A volte bisognerebbe lasciare il fioretto negli spogliatoi ed essere disposti a scendere in campo usando la clava.

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