Fumo acre, odori nauseabondi e una sensazione di abbandono che si rinnova ogni giorno. È il quadro che da mesi descrivono i residenti di via Vigevanese e della zona di Robarello, ai confini tra Buccinasco e Milano, dove il degrado del quartiere Molinetto di Lorenteggio ha ormai superato il livello di guardia. L’ultimo episodio risale a l’altro giorno, quando su segnalazione dei residenti la Polizia Locale di Buccinasco è intervenuta nei pressi dell’Alzaia Naviglio Grande, dove alcuni extracomunitari senza fissa dimora stavano bruciando materiali di scarto, generando un’intensa colonna di fumo visibile da gran parte del quartiere e avvertita fin dentro le abitazioni.
Solo in un secondo momento sono arrivati anche gli agenti della Polizia Locale di Milano. Quello di ieri non è un caso isolato. Da tempo in comune arrivano segnalazioni quotidiane per fumi ed esalazioni che rendono l’aria irrespirabile. I residenti sono esasperati. La questione è che da Milano non arriva alcun aiuto concreto. L’area, formalmente si trova nel territorio milanese, ma confina con le case e i parchi di Buccinasco. Negli ultimi tempi è diventata un punto critico.
Materiali abbandonati, fuochi improvvisati, accampamenti di fortuna e una crescente percezione di insicurezza rendono difficile la vita per chi risiede nelle vicinanze. Dal Comune fanno sapere: “Non possiamo lasciare che i nostri cittadini convivano con il degrado senza una risposta da parte delle autorità competenti”. Chi siano queste autorità competenti è presto detto: Comune di Milano e Prefettura.Da via Roma fanno sapere che si continuerà a monitorare la situazione, e a chiedere “un’azione urgente e coordinata” per restituire dignità e sicurezza a un’area dove, troppo spesso, i confini amministrativi sembrano essere un ostacolo più che una risorsa.