
Muffe nere e poi amianto. Muffe e amianto nelle cantine, Muffe e amianto nei bagni. Case nocive alla salute di chi ci abita. Sono quelle dell’Aler di Rozzano e di Milano. Per Cesano Boscone e dintorni sono in corso accertamenti. L’allarme non arriva dagli inquilini, quelli non sanno più a che santo votarsi, ma dai tecnici dell’ Ats, l’azienda di tutela della salute di Regione Lombardia che in una relazione hanno denunciato “lo stato di degrado e di pericolo di alcuni alloggi” nei siti popolari sopra descritti.
Allogi antigenici
A rendere nota la questione è un articolo pubblicato questa mattina sul Corriere della Sera a firma di Gianni Santucci secondo il quale gli esperti Ats, ed è questa la novità, hanno chiesto ai comuni di Milano e Rozzano, “di intervenire con provvedimenti formali per far sì che i gestori si impegnino al più presto per sistemare gli alloggi. Si fa presente sin da subito — spiega l’Ats — che, nel caso in cui l’inconveniente segnalato non dovesse essere risolvibile con i normali interventi di manutenzione, l’alloggio dovrà ritenersi antigienico”.
Muffa tossica nera
E quando un alloggio è ritenuto antigienico non può essere abitato. La muffa nera denunciata anche da molti inquilini delle case Aler di Cesano Boscone, è un fungo che si sviluppa principalmente in materiali da costruzione ricchi di cellulosa che si trovano in edifici afflitti da umidità, ed è più conosciuta come “muffa tossica nera”. Produce una micotossina la Satratossina-H, che ha effetti negativi sia per l’uomo che per gli animali.
Coppin e Larici
Sempre secondo quanto pubblicato dal Corsera, i provvedimenti dell’Ats riguardano (al momento) gli alloggi comunali di via Coppin (in zona piazza Negrelli, non lontano dall’Alzaia del Naviglio Grande) e quelli dell’Aler in via dei Larici, a Rozzano. L’indagine sulle case di Milano è partita dalla denuncia di una inquilina che ha un figlio con problemi di salute. La donna ha segnalato «muffe scure» ormai permanenti nelle camere e nel bagno, spiega che si sente di continuo «puzza di umidità», e che ci sono altri sgocciolamenti che rendono «scivoloso il pavimento». Ha chiesto all’Ats «aiuto per un cambio alloggio».
L’esposto di via Larici
“La signora – riferisce Santucci – è assistita dagli avvocati Elisa Boreatti e Gennaro Colangelo, che hanno da poco inviato anche un esposto per le palazzine popolari di via dei Larici, a Rozzano, di proprietà dell’Aler. Anche in questo caso, l’inquilina segnala una pesante presenza di muffe nelle pareti dell’appartamento e in più, si legge nel provvedimento dell’Ats che ha fatto seguito alla segnalazione, sarà necessaria una valutazione dell’«indice di degrado» di alcuni materiali che contengono amianto”.












