
Ancora truffe agli anziani. Questa volta la vittima è una ultraottantenne che abita, da sola, al quartiere Tessera, a Cesano Boscone. Questa è la sua storia, così come è stata riferita nella denuncia ai carabinieri. Al mattino di venerdì 7 novembre un uomo che indossava un giubbotto scuro si è intrufolato nel portone rotto delle case popolari di via Gramsci al numero 21 e si è messo a suonare i campanelli degli appartamenti, facendosi passare per un tecnico Aler che doveva cambiare lo scaldabagno elettrico.
In effetti in questi giorni Aler sta cambiando alcuni scaldabagni e forse il camioncino vero non è sfuggito a questo truffatore che se ne è approfittato per imbrogliare e derubare le persone, perlopiù anziani, come quelle che abitano nelle case del quariere Tessera. Quasi tutti coloro cui ha suonato il campanello non lo hanno lasciato entrare. In un caso purtroppo è riuscito ad ingannare una donna che vive sola. Bisogna capire che sentir suonare tutti i campanelli da una persona che dice Aler, fa pensare che ci sia davvero un tecnico Aler sulle scale.
In questi ultimi mesi, da quando hanno cambiato il cappotto alle case, molti tecnici e molti operai, sono saliti e scesi da quelle scale ed è comprensibile se una persona ha creduto davvero alla scusa del cambio dello scaldabagno. L’uomo è quindi entrato in casa, ha guardato il boiler, poi ha tirato fuori uno strumento che si è messo a suonare. Subito ha sentenziato: c’è una perdita di elettricità. Si è fatto allora mostrare tutte le prese elettriche della casa, anche quelle che si trovano in camera da letto. Ogni volta che si avvicinava lo strumento suonava e lui diceva che c’era una perdita di corrente.
E’ proprio in camera da letto che il falso tecnico ha tirato fuori la faccenda dell’oro. “In questa camera c’è dell’oro che fa interferenza. Bisogna vedere dov’è per fermare la perdita di energia.” La signora, un po’ confusa da tutte quelle parole e con il timore di avere una perdita di energia che magari le avrebbe fatto pagare una bolletta salata, ha preso da un cassetto l’unica cosa d’oro che aveva, un piccolo anello ereditato da sua madre.
Il bastardo ha continuato “Bisogna fare attenzione anche al denaro di carta, perchè con queste interferenze potrebbe prendere fuoco. Lo tiri fuori che le dico come fare a evitare che bruci”. Fortunatamente la donna, che a quel punto era davvero molto confusa, non aveva denaro in casa, e così mentre lei era girata di spalle il truffatore ha acchiappato l’anello ed è uscito di casa, promettendo di tornare dopo poco per installare lo scaldabagno.
Quando la signora si è accorta che l’anello era sparito ha capito di essere stata derubata e si è sentita davvero male. Da svenire. Non riusciva a credere di essere stata ingannata in quel modo. Ci sono voluti diversi giorni perché la figlia la convincesse a sporgere denuncia ai carabinieri. Si vergognava ed era cosciente che non avrebbe più rivisto il ricordo lasciatole da sua madre.
Il truffatore era italiano, di pelle abbastanza chiara e vestito in modo da non dar sospetto. Non si è mai abbastanza attenti, non è mai abbastanza prudenti con gli sconosciuti ma nemmeno si può immaginare a quali livelli può arrivare la cattiveria umana. C’è però il sospetto che alcune persone siano state proprio rigurgitate dall’inferno per aver l’idea di andare a rubare nelle povere case del quartiere Tessera.











