domenica, Novembre 16, 2025
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Corsico, arrestato 28enne salvadoregno: violentava la sua compagna e picchiava i figli con cavi elettrici

La sua carriera di violento è finita ieri quando agenti dei polizia lo hanno arrestato e rinchiuso in una cella di san Vittore

polizia

 

Era residente a Milano, ma di fatto senza fissa dimora. Da tre anni ha costretto la famiglia a trasferirsi a Corsico in una baracca priva di servizi igienici ed elettrici, riducendola ad una condizione di estremo degrado e precarietà. Picchiava i figli e violentava la compagna. La sua carriera di violento è finita ieri quando agenti dei polizia lo hanno arrestato e rinchiuso in una cella di san Vittore. Lui è un salvadoregno, 28 anni, irregolare sul territorio nazionale. È accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della convivente e dei due figli minori, oltrechè di violenza sessuale ai danni della donna.

L’ indagine, condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Milano, ha preso il via dopo la denuncia presentata dopo un’aggressione dalla convivente, madre dei due figli minori, spesso presenti in occasione delle violenze fisiche dell’uomo nei suoi confronti o direttamente vittime delle aggressioni del padre. In particolare, dopo circa cinque anni di relazione, caratterizzati da un contesto familiare violento e degradato e da continui maltrattamenti. L’arrestato non si faceva mancare niente: frustate con cavi elettrici, pugni al capo e alla schiena, calci alle gambe, colpi con machete. In questo modo provocava indicibili sofferenze morali e psichiche. La donna ha resistito finché ha potuto, poi ha deciso di scappare da dove viveva, denunciare le violenze subìte e richiedere il collocamento una struttura protetta.

L’inchiesta ha messo in evidenza come l’uomo, oltre alle continue offese verbali, minacce e violenze ai danni dei suoi familiari, picchiasse i figli minori con cavi elettrici o altri oggetti e li costringesse ad assistere alle violenze sulla loro madre, incitandoli ad emulare il suo comportamento. In diverse occasioni obbligava la donna, anche in stato di gravidanza, a subire atti sessuali contro la sua volontà. Adesso avrà tempo per riflettere.

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