
I rossoblù si sono trovati di fronte una solidissima Baggio Seconda che nell’intero girone Primavera ha incassato un solo gol
Un tempo giocato in scioltezza, uno all’attacco, uno in sofferenza. È la sintesi estrema della gara giocata dagli esordienti del Buccinasco contro i pari età di una solida Baggio Seconda, nel campionato Primavera. Alla sintesi vanno aggiunte almeno cinque – sei nitide occasioni per andare in vantaggio, svanite all’ultimo secondo, per l’intervento dei difensori gialloneri o per mancanza di lucidità degli avanti rossoblù.
La delusione dipinta sui volti
Si comprendono così le facce deluse dei buccinaschini alla fine delle ostilità, all’uscita dal campo di gioco. Avevano l’occasione per rimanere ai vertici della classifica per altri sette giorni, invece si devono accontentare della piazza d’onore. Così è la vita, non sempre si può vincere, l’importante è aver fatto sino in fondo il proprio dovere.
Le sbavature
Il Baggio Seconda è una formazione che sinora, nel girone Primavera, ha incassato un solo gol e a vedere i ragazzi scesi in campo si capisce subito perché: fisicamente sono tutti il doppio dei buccinascini. Per batterli serviva una gara senza sbavature. Invece sbavature ce ne sono state, soprattutto per l’ennesima giornata storta di Ruvinetti, poco reattivo nelle occasioni in cui doveva giocare la palla.
S.o.s a centrocampo
Idem per Suighi al rientro dopo qualche settimana. Ha giocato un primo tempo straordinario, un secondo all’altezza, un terzo in cui le gambe non gli giravano, forse per la mancanza di allenamento. Anche Maccari, costretto a giocare qualche metro in dietro per mancanza di alternative a centrocampo (che tra gli altri ha perso Bianchino per la frattura del perone), una volta spostato in avanti ha tentato sino all’ultimo di portare in vantaggio i rossoblù, invano.
Le occasioni
Si diceva delle occasioni da gol. Sono capitate in sequenza sui piedi di Artoni: parata; Dorso: palla a fil di palo; Maccari: deviata in angolo. Poi l’occasione di Suighi: solo davanti al portiere avversario si è fatto ipnotizzare e ha tirato tra le braccia dell’estremo difensore giallonero. E ancora: Barbaro ha colpito il palo, Maccari ancora fermato da portiere, Suighi e ancora Maccari. Ma la palla è stata sempre deviata, intercettata, parata. Così, inevitabilmente la gara si è chiusa sullo 0 a 0.
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