
Un’altra battaglia è stata vinta. Dopo la pubblicazione di quattro articoli che ne denunciavano il degrado, dopo l’intervento dei Vigili del fuoco e della polizia locale che ne hanno confermato la pericolosità, dopo le proteste dei residenti che abitano i palazzi adiacenti, sono stati finalmente trovati e messi a bilancio i soldi per abbattere l’edificio che sorge in via Monti 23, nel cuore di Corsico, che rischia di crollare da un momento all’altro (qualcuno smentisce l’ipotesi del crollo, ma, se si guarda dall’alto, il tetto è già imploso).
L’interrogazione
È stato annunciato durante il Consiglio comunale che si è tenuto ieri sera, consiglio che ha discusso una interrogazione presentata sull’argomento da Francesco Magisano. Le vicende legate a quell’edificio sono note. Fu sequestrato al boss della ‘ndrangheta Rocco Agostino negli Anni ’90. L’edificio è diventato proprietà comunale nel 2002 e da decenni è lì, in balia del degrado. I costi per la sua ristrutturazione sono troppo alti. E visti i problemi strutturali di cui soffre costa meno abbatterlo e mettere in sicurezza gli edifici adiacenti.
Il ritornello
Sino a poche settimane fa nessuno si era assunto la responsabilità di prendere una decisione. Non era tra gli obiettivi delle opere pubbliche previste per il 2024 e nemmeno tra quelli del 2025. “Non abbiamo soldi” era il ritornello cantato dai responsabili comunali agli abitanti di via Monti, che ieri sera, durante la discussione dell’interpellanza di Magisano, hanno affollato l’aula consiliare. Il sindaco era assente: è riapparso miracolosamente quando la questione era stata, diciamo, illustrata dall’assessore Magnoni.
Il dramma della famiglia Peronaci
Dopo la pubblicazione degli articoli da parte di pocketnews.it e, soprattutto, l’intervento dei vigili del fuoco, i soldi sono stati trovati e inseriti in uno specifico capitolo di spesa con una variazione di bilancio. Non si sa quando cominceranno i lavori, ma aver trovato i soldi è già un passo avanti. Non si potrà certo aspettare all’infinito perché ad ogni pioggia, e in questi giorni la situazione rischia di diventare drammatica, aumentano i problemi per la famiglia Peronaci, una coppia di anziani di 91 e 89 anni, costretti a convivere con infiltrazioni di acqua provocate dal crollo del tetto dell’edificio di via Monti 23: ha causato crepe che conducono al loro appartamento. Ad ogni temporale sono costretti ad armarsi di secchi e stracci per raccogliere l’acqua che invade la loro casa. Alla loro età non è semplice e nemmeno salutare.
Solo burocrazia
“È da molto tempo che i cittadini chiedevano notizie certe e documentate sullo stato di sicurezza dell’immobile in contestazione. – ha detto al nostro giornale Magisano – Dalla giunta Ventura, sin ora, il nulla, l’oblio. E se non avessi presentato l’interrogazione, chissà quando ne avremmo sentito parlare. Ma il fatto più grave è che il sindaco si è limitato a contattare un parente dei due anziani per trattare solamente questioni burocratiche, non ha avvertito la sensibilità di recarsi a casa loro per assicurargli l’attenzione del Comune e per porgergli intanto le scuse per l’inspiegabile ritardo alla soluzione dei problemi. Giorgio Perversi non avrebbe perso un solo minuto per andare ad esprimere solidarietà ai due cittadini corsichesi messi in così grave difficoltà”.












