Dopo il rinvio delle scorse settimane per un difetto di notifica, si è concluso l’altro giorno il processo in Corte d’Appello di un pregiudicato di Rozzano, M. S., 35 anni, già condannato a 20 anni di carcere con rito abbreviato per avere sparato al suocero, uccidendolo. Il secondo grado di giudizio si è chiuso con una riduzione della pena di due anni che così è stata fissata a 18. I giudici hanno anche ridotto la pena per il complice che lo accompagnò in motorino sul luogo del delitto. Per lui la riduzione è stata più consistente: da 18 a 12 anni di carcere.
L’omicidio era avvenuto nel febbraio del 2019, davanti al supermercato Il Gigante di Viale Lazio, a Rozzano. L’assassino era arrivato a bordo di uno scooter guidato da un complice. In primo grado, il pubblico ministero, Monia Di Marco, aveva chiesto due ergastoli. Uno per l’assassino, uno per il complice. L’accusa nei loro confronti è di omicidio volontario premeditato Le motivazioni della Corte verranno depositate entro 15 giorni.
I due imputati, presenti in aula, sono rimasti impassibili durante la lettura del dispositivo. Il sostituto pg Nunzia Ciaravolo aveva chiesto la conferma delle condanne decise in primo grado. Il delitto era avvenuto il 25 febbraio di due anni fa. Quello stesso giorno, nel Palazzo di Giustizia di Milano, si era da poco concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni (figlia di M. S., genero della vittima) aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno. Poche ore dopo scattò l’agguato per l’omicidio.
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