domenica, Ottobre 5, 2025
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Trezzano: maltratta e minaccia per anni la convivente, 41enne finisce in manette

Violenze fisiche, urla, schiaffi, pugni e spintoni, fino a quando, l’uomo ha impugnato un coltello da cucina e ha minacciato la sua compagna che voleva lasciarlo

trezzano-maltrattamentiPochi giorni fa, i carabinieri di Trezzano hanno stretto le manette ai polsi di un italiano di 41 anni accusato di maltrattamento psicologico e fisico e di aver procurato lesioni gravi alla compagna, un’italiana 38enne, con cui convive a Trezzano da più di quattro anni.

ddnserviziL’uomo è finito in carcere. Il provvedimento è l’ultima tappa di un’indagine condotta dai militari che ha permesso di accertare e documentare i continui comportamenti vessatori dell’uomo: violenze fisiche, urla, schiaffi, pugni e spintoni, fino a quando, in un’occasione, ha impugnato un coltello da cucina ricattandola e minacciando la sua compagna che voleva lasciarlo.

Le violenze non erano solo fisiche, ma anche psicologiche. Il provvedimento parla di sottomissione fisica, annullamento della dignità e della stima personale della donna, che da circa un anno era stata costretta a cambiare le proprie abitudini di vita, come dormire sul divano per paura di venire uccisa nel sonno.

L’uomo, in più occasioni le ha provocato lesioni personali che hanno richiesto cure mediche. L’ultimo episodio è avvenuto il 21 Febbraio 2021 quando l’uomo è andato su tutte le furie perché la madre e il fratello della donna si sono recati sotto l’abitazione dove i due convivono.

Lei era scesa in strada per salutarli e rassicurarli, ma una volta rientrata in casa, è stata insultata e spinta contro lo spigolo della parete, dopodiché l’uomo le ha puntato un coltello alla gola minacciandola che se fosse accaduto ancora, se qualcuno l’avesse cercata a casa, lui l’avrebbe uccisa.

Quel giorno, la donna è riuscita ad uscire di casa e a precipitarsi nella caserma dei carabinieri, dove ha denunciato quanto rea accaduto, descrivendo i più gravi episodi di violenza subiti nel corso degli anni e fino a quel momento mai denunciati per timore di ritorsioni ancora più violente.

La donna poi è stata accompagnata all’Ospedale San Carlo dove i medici le hanno riscontrato lesioni al volto e dimessa con 21 giorni di prognosi. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di San Vittore a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

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