Home Attualità Tutti contro il boss Papalia: “Il tempo delle minacce è finito”

Tutti contro il boss Papalia: “Il tempo delle minacce è finito”

Il presidente della Commissione antimafia di Corsico e 100 rappresentanti della società civile esprimono la propria solidarietà al primo cittadino di Buccinasco attaccato dall’esponente della ‘ndrangheta

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papaliaLe sue parole (io ho costruito Buccinasco) hanno provocato una vera e propria tempesta. Così, ancora una volta, invece di farsi dimenticare, Rocco Papalia, boss o ex boss in disarmo della ‘Ndrangheta, è tornato sotto i riflettori.  Le ha pronunciate  durante una trasmissione televisiva, negando l’esistenza della criminalità organizzata a Buccinasco. Non solo. avrebbe anche sottolineato che non chiederà mai scusa per i delitti commessi e che se c’è qualcuno che dovrebbe sloggiare dalla città in cui vive, quello è il sindaco.

Una minaccia? Una chiara intimidazione? Certamente il suo è un comportamento che lascia perplessi. Una volta, i boss o i veri boss facevano del silenzio la loro caratteristica principale, quasi un’arma. Papalia, invece,  da quando è uscito di galera si è fatto beccare alla guida di un’auto senza patente, ha avviato una causa contro il comune di Buccinasco per riottenere qualche metro quadrato del cortile della casa in cui vive (in parte espropriata), non perde occasione per “esternare” pubblicamente pensieri e parole che molti altri boss o presunti tali avrebbero tenuto per sé.

Dopo la sua ultima esternazione, in difesa del primo cittadino di Buccinasco sono scesi decine di residenti e un centinaio tra associazioni della società civile, sindaci e parlamentari. Anche il presidente della Commissione antimafia di Corsico, Gianluca Vitali, si è scherato al suo fianco. “Condanniamo con fermezza – riporta un comunicato diffuso oggi pomeriggio, comunicato sottoscritto da  oltre 100 soggetti –  la rivendicazione del boss di ‘ndrangheta Rocco Papalia, che non ha niente a che fare con la costruzione della comunità di Buccinasco. Le parole hanno un peso specifico e quelle usate dal suddetto suggeriscono solo la storia criminale scritta nelle sentenze giudiziarie”.

“Il signor Papalia, – continua il documento –  che ha scontato una pena di oltre 25 anni di carcere e 2 anni in casa lavoro per una serie di reati, tra cui omicidio, traffico di droga e sequestro di persona, rivendica con fierezza l’aver costruito “mezza Buccinasco”, pretendendo quasi un debito di riconoscenza dell’intera Comunità, come se lui fosse un benefattore, dimenticando di ricordare il prezzo pagato dalla città in termini umani e sociali”.

Secondo il documento,  le parole di Rocco Papalia sono un gravissimo atto contro lo Stato, contro il sindaco  e contro tutta la comunità di Buccinasco. “Se il signor Papalia non ritiene di dovere alla Città le scuse per tutto il male che ha fatto, – si conclude la nota –  è bene ricordargli ancora una volta che il tempo delle intimidazioni è finito e vigileremo perché non ricominci. Non abbiamo intenzione di abbassare la guardia e non accettiamo le sue minacce. Buccinasco e tutto il territorio del sudovest milanese e della Città Metropolitana di Milano hanno gli anticorpi dell’antimafia sociale e non c’è più spazio per l’arroganza mafiosa”. Seguono le firme di oltre 100 soggetti, tra associazioni, parrocchie e rappresentanti delle Istituzioni del territorio del sudovest di Milano e di tutta la Città Metropolitana.

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