
“Per noi – raccontavano questa mattina i ragazzi nelle loro chat – è assurdo che uno non possa entrare in seconda ora se è in ritardo, è assurdo che si debba implorare una bidella per entrare nella scuola perché sono in ritardo di 3 minuti”. Ci sono studenti che arrivano da Abbiategrasso o da paesi limitrofi che spesso subiscono la cancellazione dei treni e arrivano a scuola su mezzi di fortuna, altri che rimangono bloccati nel traffico che un giorno sì, l’altro no, paralizza la Vigevanese.
Durante l’incontro con i rappresentanti di classe, la dirigente ha spiegato il perché è stata eliminata la possibilità di entrare alla seconda ora. Dipenderebbe dalle disposizioni del Prefetto che ha dato indicazioni specifiche per scaglionare le entrate: in tutte le scuole si entra prima delle 8 e dopo le 9.30. Permettere agli studenti entrate in orari diversi, sempre secondo la dirigente, significherebbe “commettere reato”.
Il problema è che in moltissime scuole di Milano e del suo hinterland, le entrate in seconda ora sono permesse. La decisione di eliminare questa possibilità per gli studenti del Righi sarebbe stata presa perché i ragazzi “ne approfitterebbero”. Per questo motivo – ha assicurato la dirigente – anche dopo la pandemia nella scuola non sarà reintrodotta l’entrata in seconda ora. Queste affermazioni hanno provocato sconcerto tra i presenti
Alla fine, i ragazzi hanno strappato una concessione: se i ritardi dipendono dai mezzi di trasporto sarà possibile allertare la scuola che aprirà i cancelli per far entrare gli studenti che li hanno subiti. Quindi se i problemi sono legati ai mezzi di trasporto inesistenti o con orari assurdi (per esempio nelle zone verso Abbiategrasso), a quanto pare basterà dirlo. Se invece uno si è svegliato tardi, farebbe meglio a continuare a dormire.
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