Home Cronaca Dopo due mesi in attesa, un ex detenuto del carcere di Opera...

Dopo due mesi in attesa, un ex detenuto del carcere di Opera è ancora senza sepoltura

Ping pong fra il comune dove è morto (Rozzano) e quello di residenza (Canelli) su chi si deve occupare del funerale

0
Mario Bonturi era l’autore dell’omicidio di Luciano Amoretti (un orafo di Sanremo) avvenuto nell’estate 2020
rozzano-morto-non-seppellito
Mario Bonturi era l’autore dell’omicidio di Luciano Amoretti (un orafo di Sanremo) avvenuto nell’estate 2020

Tocca a te! No, tocca a te! Cosi trascorrono due mesi e un uomo, Mario Bonturi, 65enne deceduto il 10 gennaio all’Humanitas di Rozzano, aspetta di essere seppellito. Sin ora non gli è stato possibile trovare una dignitosa sepoltura perché due amministrazioni comunali, quella di Rozzano dove e morto e quella di Canelli, ridente cittadina in provincia di Asti dove risiedeva, non trovano l’accordo per farlo.

Attenzione, Mario Bonturi non è un morto qualsiasi. Era l’autore dell’omicidio di Luciano Amoretti (un orafo di Sanremo) avvenuto nell’estate 2020. All’inizio delle sue vicende giudiziarie era stato incarcerato nella casa circondariale di Alessandria, per poi essere trasferito ad Opera. Le sue condizioni di salute erano già precarie al momento dell’arresto e, dopo qualche mese di soggiorno a nel Sud ovest milanese era stato ricoverato nell’ospedale di Rozzano, dove è deceduto.

Una storia triste resa ancora più triste dal fatto che l’uomo non avesse parenti in vita che potessero occuparsi del funerale. E allora? Secondo le norme della giurisprudenza italiana, il suo rientra nei casi di “indigenza”, per i quali si celebrano i cosiddetti “funerali di povertà”. Di cosa si tratta? Quando il deceduto o i suoi parenti non hanno risorse per celebrare la sepoltura, l’obbligo della sepoltura è a carico del comune dove è avvenuto il decesso mentre i costi sono a carico di quello di residenza.

Il comune del decesso (Rozzano) e quello di residenza (Canelli) però, da due mesi, continuano a rimbalzarsi la palla su chi si debba occuparsi della sepoltura. Dall’astigiano avevano chiesto al comune di Rozzano di provvedere, dichiarando che si sarebbero assunti le relative spese. Ma Rozzano ha rifiutato la proposta perché il suo regolamento di polizia mortuaria prevede il funerale di povertà solo per i residenti (neanche a fronte del risarcimento delle spese da parte di un altro comune).

Da qualche giorno la salma di Bonturi non è più a Rozzano. Dopo diverse settimane di “sosta” nella camera mortuaria dell’Humanitas, è stata trasferita all’obitorio di Milano. Con l’entrata in scena di un terzo soggetto, non è chiaro come questa vicenda andrà a finire. La soluzione più ovvia sarebbe quella che gli addetti del comune di Canelli ritirassero il corpo per dargli sepoltura nel luogo di residenza. Ma non è detto che questo accada. Almeno in tempi brevi.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version