Il modus operandi, emerso nel corso di lunghe intercettazioni e pedinamenti, consisteva solitamente in un incontro preliminare all’interno di un esercizio pubblico di Bareggio per la pianificazione del colpo, dopodiché nel tardo pomeriggio della medesima giornata venivano effettuati rapidi sopralluoghi in varie aree alla ricerca delle abitazioni da depredare.
Il colpo, di solito, veniva messo a segno di sera con due auto con funzioni di staffetta radiocollegate. I malviventi entravano nelle abitazioni prescelte scardinando finestre e porte, in assenza dei proprietari. Dopo il colpo, dividevano il bottino fra i vari complici. Due dei quali stavano per scappare all’estero.
Secondo le stime, la refurtiva dei diversi colpi loro contestati era ingente: denaro contante, gioielli in oro ed argento, effetti personali attrezzature elettroniche. Nell’ambito delle perquisizioni, i carabinieri hanno ritrovato e sequestrato a Cusago, Bareggio, Settimo Milanese, Chieve (Cr) e Crespiatica (Lo), 4 auto di grossa cilindrata, utilizzate dal gruppo per i furti e i trasferimenti fra le varie località.
Si tratta di un’Audi A5 rubata con una targa clonata per occultarne la provenienza illecita, un’Audi A4; un’ Alfa Romeo 159 e un’ Audi A4 con targa straniera. Sono stati sequestrati circa 23mila euro in contanti, dollari americani, sterline inglesi, franchi svizzeri, lei rumeni. Nei bauli delle auto sono stati ritrovati gli “attrezzi del mestiere”: una cesoia tronchese tagliabulloni da 60 cm, un’accetta, due piedi di porco, un cavo da traino in acciaio di 5 metri, due ricetrasmittenti, una fresa circolare con 4 dischi.
Tre dei quattro arrestati sono stati rinchiusi in una cella del carcere di San Vittore, il quarto, incensurato, è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.