L’inchiesta per violenza sessuale aggravata è stata coordinata dal pm Ilaria Perinu, che aveva chiesto al giudice una condanna a 5 anni e 6 mesi di carcere. Il gup Fioretta, che ha anche applicato la misura di sicurezza, per 2 anni, del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori, non ha concesso le circostanze attenuanti generiche, per via dei precedenti penali dell’imputato.
L’uomo, infatti, era già stato condannato in via definitiva a 17 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio. Tuttavia non ha applicato l’aggravante della recidiva in quanto il “reato oggi in contestazione non può ritenersi manifestazione di una ricaduta del reato”. La tesi difensiva dell’uomo era stata che un ex appartenente all’associazione mafiosa non avrebbe potuto violare il codice d’onore, compiendo abusi sessuali ai danni di una ragazzina.