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Cusago: dopo la morte di Fabio Rappo (patron del Viridea) riparte il progetto per gestire il Castello

Lo hanno annunciato nei giorni scorsi i membri della famiglia dell'imprenditore deceduto lo scorso agosto: era in vacanza in Sardegna quando ha avuto un infarto

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Riparte il progetto per la gestione del Castello Visconteo di Cusago. Lo hanno comunicato nei giorni scorsi al sindaco, i membri della famiglia di Fabio Rappo, fondatore e amministratore unico della catena di Garden Center Viridea, morto improvvisamente lo scorso agosto per un malore improvviso: era in vacanza in Sardegna quando ha avuto un infarto.

L’assemblea

Lo scorso maggio, si era tenuta a Cusago un’assemblea pubblica di presentazione del progetto di partenariato pubblico/privato che ha come obiettivo il recupero e la ristrutturazione del Castello, bene storico, simbolo, da sempre del paese. Il progetto presentato dalla Fondazione “Merito et Tempore”, è il quinto in poco meno di quindici anni. Con la morte di Rappo, correva il rischio di fare la fine dei precedenti che non avevano superato la fase della proposta e dello studio di fattibilità. Con la presa di posizione dei familiari l’iniziativa dovrebbe riprendere vigore e giungere finalmente alla fase esecutiva. Almeno, così si spera.

Il comunicato

«Siamo  particolarmente lieti – rassicura un comunicato stampa dell’amministrazione copmunale cusaghese – di poter annunciare che, dopo una logica e ragionevole fase di valutazione, vista l’importanza e l’impegno del progetto, tutta la famiglia Rappo ci ha informati circa la volontà di proseguire convintamente alla realizzazione della Fondazione così come annunciato. Ripartiamo quindi tutti, animati da grande entusiasmo, nella convinzione di poter finalmente dare compiuta risposta al recupero del bene storico, da sempre, simbolo del nostro paese. Il primo passo formale sarà quindi la firma, presso il notaio, di tutti gli atti predisposti, in una prossima data in via di definizione. Terremo puntualmente informati i nostri cittadini circa lo sviluppo ed i progressi della costituenda Fondazione Merito et Tempore».

60 e 40

Una Fondazione cui dovrebbe aderire il Comune e al quale dovrebbero essere ceduto il 60 per cento della struttura storica, conservandone il 40 alla proprietà. Cosa potrebbe realizzare il comune sul suo 60 per cento? Le idee sono molte. Compreso un auditorium, iniziative “destinate a farne un centro vitale, di storia e di arte del territorio”, di sviluppo economico del territorio (sagre e appuntamenti ecogastronomici) che dovranno garantire alla stessa fondazione un reddito che le permetta di sopravvivere ai costi che la gestione di spazi di quel tipo e dimensioni richiedono. Solo per la gestione della fondazione stessa è prevista una spesa di 100mila euro all’anno, suddivisi al 50 per centro tra i due soci.

Il business plane

Quel che ancora manca è un business plane sui costi a carico del Comune per mantenere l’auditorium e gli atri spazi. Che cosa potrebbe fare la Viridea srl nelle aree che rimarrebbero di sua proprietà. Quasi di tutto. Le destinazioni previste dal piano di gestione del territorio sono: residenziale, terziario, servizi.

 

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