Home Attualità Buccinasco fa i conti con le sue ombre: al via un accordo...

Buccinasco fa i conti con le sue ombre: al via un accordo con la Prefettura per la lotta al riciclaggio, usura, estorsione e infiltrazione mafiosa

Clan familiari ancora radicati sul territorio: l'obiettivo è rafforzare i controlli perché la criminalità continua a tentare di infiltrarsi nell’economia legale

0

antimafia

 

Buccinasco torna a fare i conti con il suo passato — e con un presente che dimostra quanto i clan familiari della ’ndrangheta siano ancora profondamente radicati sul territorio.
Ieri, lunedì 10 novembre si è riunita la Commissione consiliare antimafia per fare il punto sulla recente inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto di 15 persone appartenenti a un’associazione criminale legata alla mafia calabrese.

Secondo le indagini, tra il 2020 e il 2021 il gruppo avrebbe gestito un traffico di cocaina da 18 milioni di euro, operando tra Lombardia e Calabria, sfruttando chat criptate e contatti con consorterie campane e albanesi. Un sistema criminale ben strutturato che, ancora una volta, ha trovato in Buccinasco uno dei suoi punti di riferimento storici. L’inchiesta ha colpito un’associazione criminale che aveva basi anche a Buccinasco, dove venivano nascoste armi, droga e soldi. I cognomi sono quelli soliti di eredi di clan della ’ndrangheta .

La “Platì del Nord” e la nuova strategia di contrasto

Non è un caso che Buccinasco venga spesso definita la “Platì del Nord”.
Qui, dagli anni Ottanta, si sono insediati interi nuclei familiari provenienti dall’Aspromonte, molti dei quali condannati o indagati per associazione mafiosa. Una realtà che, pur avendo cambiato volto, continua a esercitare un’influenza sotterranea sull’economia e sul tessuto sociale del territorio. Per questo, durante la Commissione antimafia, è stato annunciato un nuovo passo: una cooperazione stabile tra il Comune e la Prefettura di Milano, finalizzata a rafforzare i controlli soprattutto nei settori più esposti al rischio di infiltrazione, come turismo, ristorazione e attività alberghiere.
Settori che, con l’avvicinarsi delle Olimpiadi invernali, rappresentano un’occasione ghiotta per chi cerca di riciclare capitali illeciti.

Un Osservatorio per vigilare

La Prefettura ha deciso di istituire un Osservatorio provinciale dedicato al monitoraggio dei fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione e infiltrazione mafiosa nel comparto turistico e della ristorazione. Il Comune di Buccinasco sarà tra i primi a sottoscrivere il Protocollo di legalità, che prevede l’obbligo di comunicazione antimafia per tutte le attività e la verifica anche dei familiari dei titolari, misura pensata per arginare la rete di prestanome e parentele che spesso nasconde i veri proprietari delle imprese.

Un territorio che non dimentica

La presenza di famiglie legate ai grandi clan calabresi non è solo un’eredità storica: continua a rappresentare un rischio concreto per l’economia legale e la sicurezza del territorio. Con il nuovo protocollo e l’azione congiunta con la Prefettura, l’amministrazione comunale tenta di invertire la rotta, rafforzando la prevenzione e la trasparenza. Ma la consapevolezza rimane: a Buccinasco, la lotta alla ’ndrangheta non è finita. È una battaglia quotidiana, da combattere non solo nelle aule dei tribunali, ma anche negli uffici comunali e nelle scelte economiche di ogni giorno.


Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version