
“Le richieste di aiuto per casi di sovraindebitamento sono in aumento – ha dichiarato ieri Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, uno dei più attivi gruppi di tutela dei cittadini – e parliamo sia di privati cittadini che di imprenditori. Purtroppo, la crisi incalza e sempre più soggetti finiscono per essere schiacciati dai debiti”.
“Gli aspetti che preoccupano – ha sottolineato Giacomelli -, e su cui vogliamo richiamare l’attenzione, sono in particolare due. Il primo riguarda il rischio legato a situazioni del genere. Non sempre si riesce a mantenere la lucidità, anzi spesso subentra un senso di profonda sfiducia ed anche di disperazione. È in casi del genere, quando non si vede la luce in fondo al tunnel, che è facile cadere in errore, rivolgendosi alle persone sbagliate”.
Si parla di usurai, che piombano come avvoltoi su chi è in difficoltà economica. Propongono inizialmente un prestito da amico, come fosse un semplice favore, poi subentrano gli interessi, le richieste di soldi si fanno sempre più insistenti e magari si arriva anche alle minacce, se non addirittura alle aggressioni fisiche. Una volta catturata la preda, non la mollano più e non è facile liberarsene.
“Qui – ha continuato Giacomelli – si inserisce la seconda riflessione. Gli strumenti per rialzarsi ci sono, ma non tutti li conoscono. Ci riferiamo alle possibilità offerte dalla legge 3 del 2012. Grazie a questa norma è possibile risolvere situazioni che sembrano disperate”.
Non abbattersi è il primo step. Non perdere le speranze, il secondo. Certo, lo sconforto di chi si trova sommerso dai debiti è insopportabile, ma bisogna mantenere la lucidità, chiedere aiuto, rivolgendosi ad esperti e restando nel campo della legalità. Che, una volta studiato il caso e verificata la documentazione, possono individuare il percorso per risollevarsi. Uno degli indirizzi cui rivolgersi è Codici tel 06.55.71.996 mail segreteria.sportello@codici.org.