La tirata d’orecchi contro una decisione unica in Italia è arrivata dall’Ats, l’azienda che tutela la salute della regione Lombardia: in un momento di emergenza, chiudere la porta in faccia a chi, soprattutto per necessità, chiede di verificare la sua negatività al virus, non è un bel segnale.
E poi, una farmacia comunale è un’azienda pubblica che oltre al Comune risponde anche alla stessa Ats e non potrebbe discriminare tra residenti e non residenti, fornire agli uni un servizio e negarlo agli altri. Perderebbe la sua funzione
Così a poche ore di distanza dall’annuncio della chiusura ai non residenti, si è tornati indietro. Con una richiesta ai responsabili dell’Ats: fare in modo che chi richiede tamponi molecolari o vaccinazioni possa accedere agli hub vaccinali senza essere costretti a fare ore di coda al freddo.
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