La villa di via Morona, sequestrata alla mafia e assegnata al commune di Trezzano avrà una destinazione che i suoi ex proprietari non avrebbero mai immaginato: verrà urtilizzata come “housing sociale” per ospitare i familiari di persone ammalate costrette alla “mobilità sanitaria” che vengono in Lombardia per farsi curare. Si tratta di una decisione adottata dalla Giunta comunale che l’ha scelta tra tutte quelle inviate nell’ambito del concorso di idee sulla destinazione d’uso dell’immobile.
Iniziativa unica
Lo ha reso pubblico il sindaco Fabio Bottero mediante una nota stampa diffusa oggi pomeriggio. “Abbiamo – ha detto – coinvolto i residenti con un concorso di idee per decidere insieme la destinazione del dell’immobile. Tra le proposte arrivate, abbiamo scelto di dare ospitalità a genitori e parenti che accompagnano i propri figli e altri familiari presso gli ospedali della zona per curarsi”. Si tratta della prima iniziativa di questo tipo del territorio che potrà dare conforto a chi soffre e si trova ad affrontare lunghi viaggi e permanenze lontano da casa per le cure dei propri cari.