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Trezzano: nuove piste ciclabili, nuove strettoie, nuove polemiche

Sottoscritta una convenzione che prevede la realizzazione di una nuova pista ciclabile che da via Marconi condurrà in via Morona, con un notevole restringimento delle carreggiate, che renderà ancora più difficoltoso il traffico

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Una nuova pista ciclabile sorgerà in via Marconi /via Morona
Una nuova pista ciclabile sorgerà in via Marconi /via Morona

Piste ciclabili ancora al centro delle discussioni a Trezzano sul Naviglio. Non si è ancora chiuso il fronte di quella realizzata in via Morona / corso Europa che ha provocato disagi inenarrabili al traffico in entrata da Cusago, che un nuovo capitolo sta per aprirsi nell’area di via Marconi, nella zona ovest della città.

L’allarme arriva dal gruppo civico “il Ponte”. Di cosa si tratta, è presto detto. La giunta che governa Trezzano, con la delibera n 79 dell’8 aprile 2022 ha approvato una convenzione con l’immobiliare Maroncelli per la realizzazione, in via Marconi, di un nuovo complesso residenziale. Invece di pagare gli oneri di urbanizzazione dovuti al Comune, l’immobiliare realizzerà alcune opere: due parcheggi, uno all’interno del complesso residenziale comunale di via Pirandello, alla cascina Mezzetta, e uno davanti alle palazzine di nuova realizzazione in via Marconi. Se non bastasse, la convenzione prevede la realizzazione di una nuova pista ciclabile che parte da via Marconi e conduce in via Morona. Il costo totale delle opere previste (parcheggi e pista ciclabile) ammonta a € 445.475

Trezzano, via Marconi: carreggiate ridotte significa impossibilità di sosta/fermata, sia per i residenti, sia, e soprattutto, per le attività produttive e commerciali presenti

Il problema è che via Marconi ha su entrambi i lati insediamenti artigianali e residenziali, quindi l’unico spazio disponibile è quello sulla carreggiata. Carreggiata che attualmente è larga una decina di metri. Con la pista ciclabile sarà ridotta a 7metri per riservarne 3 alla pista. Come detto, la via nel primo tratto è occupata da capannoni di attività produttive/commerciali. Dall’incrocio con via Signorelli ci sono villette per lo più unifamiliari. Carreggiate ridotte significa impossibilità di sosta/fermata, sia per i residenti, sia, e soprattutto, per le attività produttive e commerciali presenti.

Lo stesso discorso vale per via Morona. Anche in questo caso le carreggiate, ora larghe 10 metri, verranno ridotte a 7 metri per riservarne 3 alla pista. Sottolinea Vittorio Ciocca, esponente de “il Ponte: “L’amministrazione comunale ha sempre affermato che la via Morona è l’unica via della zona che, per il suo calibro, può sopportare il transito dei mezzi pesanti. Visto che hanno deciso di restringerla si presume che i nostri amministratori abbiano pronto un itinerario alternativo dove convogliare il traffico pesante. A meno che non vogliano consapevolmente gettare nel caos, dopo corso Europa, anche la via Morona”.

La domanda che Ciocca pone agli amministratori e: “Perché non proseguire con la pista ciclabile all’interno dell’area verde pubblica antistante le palazzine di via Morona, che arriva fino all’incrocio con via Marconi, come si è fatto per il primo tratto? Sarebbe inserita in un contesto più adatto, ci sarebbe maggiore sicurezza per i ciclisti e la spesa sarebbe notevolmente inferiore! Non sappiamo quanti cittadini utilizzeranno la nuova pista Marconi-Morona. Se prendiamo come riferimento la frequentazione delle piste già in uso, anche da parte di studenti, le prospettive non sono incoraggianti. Certo è invece lo stato di degrado di strade e marciapiedi che meriterebbe più attenzione e più investimenti”.

Ciocca poi conclude: “Ci chiediamo perché , quando si decidono interventi che incideranno in modo significativo sulla qualità della vita dei cittadini, i nostri amministratori non sentano il dovere di consultarli preventivamente anche per attuare i princìpi sbandierati nel loro programma elettorale: partecipazione e trasparenza”. Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, i militanti de “Il Ponte” allestiranno gazebo in diversi luoghi di Trezzano, per raccogliere firme contro la nuova iniziativa.
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