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Trezzano, Consiglio comunale annullato perché convocato senza rispettare il regolamento

Dietro front dei 20 consiglieri presenti che dovevano discutere e votare mozioni su disabili e persone in gravi difficoltà

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Nella foto claudio albini e ivano padovani trezzano sul naviglio
claudio albini e ivano padovani trezzano sul naviglio
Nella foto a sx Claudio Albini, a dx Ivano Padovani nel Consiglio comunale di Trezzano sul naviglio

È possibile che si sbagli la convocazione di un Consiglio comunale e che tutti i consiglieri eletti se ne tornino a casa senza discutere nemmeno un punto all’ordine del giorno? È possibile. E infatti è accaduto ieri sera a Trezzano sul Naviglio: 20 consiglieri presenti, mozioni su disabili e persone in gravi difficoltà da votare. Invece niente di niente. Un dietrofront generale che neanche a Caporetto s’era visto.

Lana caprina?

A sollevare la questione, che ad alcuni sembrerà di lana caprina ma attiene al rispetto del regolamento, ci ha pensato Ivano Padovani. Cosa ha detto? “Egregi signori la convocazione di questo Consiglio comunale non è corretta”. L’affermazione ha prima provocato qualche sorriso di compatimento (ecco le solite strumentalizzazioni dell’opposizione), poi ha seminato il panico, infine la costernazione ha preso il sopravvento, soprattutto tra i consiglieri della maggioranza che governa Trezzano.

Il regolamento

Perché la convocazione non era corretta? Perché il regolamento prevede che se una seduta viene interrotta per mancanza di numero legale o per altro, come è avvenuto in quella del 30 gennaio, la successiva deve essere riconvocata ex novo. E invece? Invece l’appuntamento di ieri sera è stato presentato come la continuazione di quello precedente, con lo stesso ordine del giorno da completare. Niet, non si fa così.

Le scuse di Albini

E che non si faccia così lo ha confermato anche il segretario comunale. Nessuno, dal presidente del Consiglio, Claudio Albini, ai funzionari che hanno predisposto la documentazione, si è accorto o ricordato di quel che è scritto a chiare lettere nel regolamento. Un passo falso per Albini (che ha chiesto scusa a tutti), appena sceso in campo per contendere a Sandra Volpe il diritto a candidarsi alla carica di sindaco di Trezzano alla primarie del centrosinistra.

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