Home Politica Trezzano, polemiche in consiglio Comunale: bocciata l’istituzione del “Garante dell’Anziano”

Trezzano, polemiche in consiglio Comunale: bocciata l’istituzione del “Garante dell’Anziano”

I due consiglieri di Fdi abbandonano l’aula, la maggioranza si divide tra astenuti, favorevoli e contrari

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Nella foto, in consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio e, nel riqudro, Giorgio Ghilardi promotore del Garnte per gli anziani
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Nella foto, il Consiglio comunale di Trezzano sul Naviglio e, nel riquadro, Giorgio Ghilardi promotore del Garante dell’anziano

Ancora polemiche e divisioni durante il consiglio comunale tenutosi ieri sera a Trezzano sul Naviglio. Non è un buon viatico in vista delle prossime elezioni amministrative. Le polemiche e le divisioni hanno portato all’abbandono della seduta da parte di due consiglieri di Fdi, su un ordine del giorno sui fatti di Acca Laurenzia, e alla bocciatura di una mozione per l’istituzione del “Garante dell’anziano”. Una iniziativa ritenuta dai suoi proponenti, i forzisti Giorgio Ghilardi e Cristina Cavagna, indispensabile in un comune in cui la popolazione da “anni d’argento” ha superato la soglia del 29 per cento dei residenti e in cui non sempre i servizi dedicati a loro sono disponibili.

Lo statuto europeo

La proposta fa riferimento allo Statuto Europeo e puntava a riconoscere gli anziani come cittadini a pieno titolo, considerandoli nelle loro dimensioni di debolezza e potenzialità, assicurando loro una completa tutela dei fabbisogni. Niente di più opportuno e condivisibile. Invece…

La Volpe…

Invece, l’intervento dell’assessore ai servizi sociali Sandra Volpe ha bloccato la mozione. Al voto, l’assemblea si è divisa, con 6 voti a favore (quattro della minoranza più Maurizio Coppo e un suo collega di maggioranza), 6 astensioni e un voto contrario, quello di Federico Vernaglione secondo il quale una struttura di questo tipo è inutile.

… e l’uva

La discussione ha preso una svolta inattesa quando è emerso l’ordine del giorno per sensibilizzare la regione a ripristinare i fondi precedentemente stanziati e poi sospesi in merito all’assistenza ai più fragili. L’assessore Volpe ha suggerito la necessità di un “Garante dei Caregiver”. Per chi ancora non lo sapesse, la figura del caregiver familiare (letteralmente “prestatore di cura”) “individua la persona responsabile di un altro soggetto dipendente, anche disabile, di cui si prende cura in un ambito domestico. Organizza e definisce l’assistenza di cui necessita una persona, anche congiunta, e in genere è un familiare di riferimento”. Una figura indispensabile per molti anziani e non solo per loro.

Più taxi a Trezzano

Tra una contraddizione e l’altra, è stata approvata la mozione per l’emissione di licenze per taxi, riconoscendo la necessità per gli anziani di raggiungere strutture sanitarie come ospedali e Asl, un’ulteriore conferma della carenza di servizi di collegamento con i centri sanitari, uffici e ambulatori.

I saluti romani

Come era prevedibile, lo scontro più duro si è verificato quando è arrivato il momento di discutere e approvare una mozione della maggioranza che condannava i “fatti di Acca Larenzia” e sul “saluto romano” fatto dai partecipanti alla commemorazione del pluriomicidio a sfondo politico avvenuto a Roma il 7 gennaio 1978, per opera di un gruppo armato di estrema sinistra, nel quale furono uccisi due giovani appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, assassinati davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano in via Acca Larenzia, nel quartiere Tuscolano, a Roma.

Gesto rievocativo

La maggioranza voleva la condanna del gesto “fascista”, la minoranza ha ritenuto la richiesta provocatoria, visto che anche la Cassazione ha stabilito che quel gesto fatto in una commemorazione è rievocativo e non un reato. I consiglieri di Fratelli d’Italia, Padovani e Russomanno, si sono alzati e usciti dall’aula, gli altri sono rimasti per assicurare il numero legale, ma hanno votato contro. “Una mozione inutile – l’ha definita Padovani – visto che su quell’episodio si sono pronunciati il presidente della Repubblica Mattarella e i giudici della Cassazione: riproporla per quattro consigli comunali consecutivi è stato l’ennesima inutile forzatura di questa maggioranza, oltre che una perdita di tempo”.

Insignificante e provocatoria

“Una mozione insignificante e provocatoria – l’ha definita anche Zina Villa, capogruppo del M5stelle, assente al Consiglio comunale di ieri sera, ma possibile futura alleata del Pd, se il Campo largo, l’accordo tra grillini e partito democratico dovesse affermarsi anche a Trezzano. “Sono anni – ha detto a pocketnews.it – che chi partecipa a quella manifestazione fa il saluto romano e tutti gli anni dovremmo occuparci di loro. Una vera noia, anche per chi come me è da sempre antifascista. Non è con questi argomenti che si batte la destra. Se vogliamo vincere le elezioni e governare dobbiamo farlo con i programmi, non con le chiacchiere”.

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