É stato definito lo svincolo killer della Tangenziale ovest quello che permette l’uscita e l’ingresso sulla Vecchia Vigenavese. Killer per gli innumerevoli incidenti. Alcuni anche gravi, che periodicamente accadono. É da anni che comitati e residenti di Trezzano, Corsico e dintorni si battono affinché venga messo in sicurezza. Sin ora senza alcun risultato. E non è detto che qualcosa si muova nell’immediato futuro.
La conferenza dei servizi
L’ultimo step è dei giorni scorsi. Rispondendo a una richiesta del consigliere regionale del m5stelle Nicola Di Marco, il dirigente della diregione generale delle infrastrutture e delle opere pubbliche della Regione Lombardia, Paolo Boselli, ha reso noto che nelle scorse settimane “Città di Metropolitana di Milano ha indetto una Conferenza di Servizi per l’esame del progetto di fattibilità tecnico economica di “riqualificazione dell’intersezione tra la S.P. 59 ‘Corsico-Gaggiano’ con la autostrada A50 ‘Tangenziale ovest di Milano’” nei Comuni di Trezzano sul Naviglio e Corsico. La Conferenza dei Servizi è finalizzata, in particolare, all’individuazione delle condizioni per lo sviluppo della progettazione definitiva, nonché a verificare preventivamente l’interesse archeologico della zona, acquisire preventivi sullo spostamento dei servizi di interesse pubblico”.
Ritorno al punto di partenza
Dall’analisi della documentazione degli atti forniti alla Conferenza di Servizi, risulta che il quadro economico dell’intervento è pari a circa 3,4 milioni di euro, per un massimo di 20 mesi di lavori. Tutto bene? Neanche per sogno. Il dramma è che la Conferenza dei servizi, Citta metropolitana e compagnia di giro non hanno saputo fornire alcuna informazione sulle fonti di finanziamento. Non solo. Durante la stessa conferenza è stata richiesta un’integrazione documentale che, ad oggi, non è ancora stata fornita. Quindi si ritorna al punto di partenza.
I soldi dove li prendo?
Tutti sono concordi nel definire lo svincolo un pericolo per gli automobilisti, tanto che da anni si sta studiando una soluzione per metterlo in sicurezza. Da sempre è stata una questione di soldi. Una volta che si è definito il piano di fattibilità, non si sa dove prenderli. Contro questa incertezza si è levata la voce di alcuni esponenti della politica locale.
A cosa servono i fondi del Pnrr?
Come quella di Villa Zina, capogruppo del m5stelle nel Consiglio comunale di Trezzano che, a pocketnews.it ha detto: “Quest’opera, solo se si volesse davvero potrebbe essere finanziata con fondi del Pnrr. I progetti sulla viabilità, come la messa in sicurezza delle strade, sono uno dei punti cardine del Pnrr. Allora perché nessuno ci pensa. Non si sa come spendere I soldi, perché non farlo per un’opera che salverebbe vite umane ed eviterebbe ferite che rimangono per tutta la vita sulla pelle degli automobilisti vittime degli incidenti stradali che avvengono in quell’area?”
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