Se Sparta piange, Atene non ride. Dopo i fuochi artificiali scoppiati ad Assago tra le fila del centrodesra nel primo consiglio comunale di insediamento del sindaco Musella, anche Rozzano (paragonarla ad Atene forse è un azzardo) non si è fatta mancare alcunché all’insediamento del Ferretti 2 e della sua giunta anch’essa di centrodestra. Di certo è emerso il malessere della coalizione, una coalizione in cui non sono state accolte tutte le aspettative di alcuni suoi componenti.
Rapporti alterati
Più che fuochi artificiali si è trattato di un vero terremoto che ha alterato i rapporti di forza all’interno della stessa maggioranza che sostiene il sindaco. Ma procediamo con ordine. Dapprima la nomina di Cristina Perazzolo a presidente del consiglio che si è protratta per quattro votazioni. Nelle prime tre non era stato raggiunto il quorum necessario ad aleggere l’ex assessore alla sicurezza sul gradino più alto del consiglio.
Lo j’accuse di Anselmo
Poi è stata la volta di Domenico Anselmo che ha sparato a zero su Ferretti e sul suo modo di gestire elezioni e rapporti con le forze che lo hanno sostenuto per anni. Sindaco che secondo l’ex assessore al commercio ha preferito “attorniarsi di madame, invece che gli uomini e donne del suo partito”. Alla fine del discorso, lo stesso Anselmo e Perretta hanno annunciato che si sono dimessi da Foza Itala per passare a Fratelli d’Italia. I due dovrebbero essere accompagnati nella trasmigrazione di un terzo consigliere, eletto nella lista civica per Ferretti.
Tre ex Agogliati
Il sindaco è stato accusato di aver inserito nella sua giunta tre elementi, Marco Macaluso in testa, Paolini e Cartia a seguire, provenienti dal Pd targato Barbara Agogliati “deus machina” dei democratici durante il fallimento Api e altre nefandezze simili. Un terremoto, si diceva. Il passaggio dei consiglieri da Forza Itala a Frateli d’Italia non sarà indolore. Ha alterato tutti i rapporti di forza all’interno della maggioranza che adesso è composto da sette Fdi, 5 Lista civica per Ferretti, 2 Fi, 1 Lega. Insomma una partenza con il botto, già velatamente annunciata nelle settimane scorse sui social.
Fututo incerto
Con la modifica dei gruppi, anche l’indicazione dei capigruppo è stata rinviata. Cosa accadrà adesso? C’è chi ipotizza un rimpasto a breve termine e chi vede Ferretti schierato in difesa delle sue scelte. Di certo il futuro prossimo, in attesa di chiarimenti provenienti da palazzo comunale, sin ora non pervenuti, non sarà dei più tranquilli.