Una scelta del sindaco Stefano Ventura e dell’assessore alle politiche sociali Elena Galli per “dare così seguito alla previsione di legge sul reddito di cittadinanza, secondo la quale i beneficiari sono tenuti a partecipare – avendo sottoscritto un patto per il lavoro o uno per l’inclusione sociale – a “progetti a titolarità dei Comuni, utili alla collettività”.
Le attività dei Puc, seconso quanto dichiarato dai suoi promotori, per l’appunto, devono essere complementari, a supporto e integrazione dei compiti ordinariamente svolti dagli uffici pubblici, con carattere temporaneo e non possono sostituire gli incarichi affidati esternamente dall’ente.
“In questo modo, si crea uno scambio – ha sottolienato l’assessore alle politiche sociali Elena Galli – che fa bene non solo alla comunità corsichese, ma anche ai cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza, le cui competenze individuali vengono valorizzate da attività di inclusione sociale e di crescita personale”.