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Quindici condanne (tre a vent’anni) per un traffico di droga tra Rozzano, la Barona, il Gratosoglio e la Spagna

L’indagine condotta dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria aveva permesso di arrestare alla fine dello scorso aprile una trentina di malviventi

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Tribunaleok

Si è concluso con quindici condanne uno dei filoni della maxi inchiesta su un traffico di droga che aveva come base logistica il quartiere Barona a Milano, e diramazioni a Rozzano, Gratosoglio, Quarto Oggiaro e Comasina. A tre dei condannati sono state inflitte pene sino a 20 anni di reclusione. Così ha deciso, chiudendo con rito abbreviato questa tranche dell’indagine, il Gup di Milano Mattia Fiorentini.

Trenta arresti

L’indagine condotta dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria, coordinata dai Pm della Dda Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi, aveva permesso di arrestare alla fine dello scorso aprile una trentina di malviventi. Su tutti era emersa la figura del presunto “ras della Barona” Nazzareno Calajò, non condannato in questa tranche, oltre che un presunto traffico di stupefacenti nel carcere di Opera. Tutti gli arrestati sono ritenuti responsabili – a vario titolo – dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico – anche internazionale – di stupefacenti, riciclaggio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, commessi nel territorio Lombardo ed in Spagna.

Spaccio nel carcere di Opera

I provvedimenti scaturirono dalle indagini avviate nel 2019 condotte dal Comando Polizia Penitenziaria nel carcere di Opera, dai Carabinieri della Compagnia di Corsico e del Reparto Anticrimine di Milano. Le indagini coordinate dalla D.D.A. della Procura di Milano avevano permesso di ricostruire una rete per il traffico di sostanze stupefacenti, con vere e proprie piazze di spaccio, all’interno dell’istituto penitenziario di Opera.

Filo diretto Rozzano Barona Gratosoglio Comasina

Vi erano coinvolti anche alcuni familiari dei detenuti i quali, oltre a introdurre in carcere la droga e alcuni telefoni cellulari, avrebbero garantito il collegamento con esponenti di spicco di gruppi organizzati operanti, in particolare, nella zona di Rozzano, Milano (nei quartieri Barona, Gratosoglio, Comasina e Quarto Oggiaro), Pavia, nel territorio della Campania, dell’Emilia Romagna, con  diramazioni anche in Spagna (in particolare nelle città di Malaga e Barcellona).

Condannati a 20 anni di reclusione

Nel processo celebrato questa mattina, sul banco degli imputati c’erano i componenti di due clan, uno aveva come proprio territorio di spaccio la Barona e il Gratosoglio, l’altro faceva “affari” sulla piazza di Rozzano. Dovranno scontare 20 anni di carcere Rocco Mandaglio, Luigi Ruggiero e Graziano Valesella, con quest’ultimo che secondo l’accusa avrebbe avuto un ruolo di “coordinatore in Spagna dei traffici dell’organizzazione”. A 8 anni e 10 mesi è stata invece condannata Emilia Abello, per il suo ruolo di “partecipe” ma non di “promotrice” dell’associazione. Dopo la sentenza ha ottenuto i domiciliari.

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